lunedì 12 novembre 2007

area di sosta


"Gabriele Sandri, ragazzo" si potrebbe intitolare questo post.

Perché, se davvero - come riporta questo articolo di D'Avanzo- il poliziotto ha sparato pensando ad una rapina al distributore, questa non è una vicenda di "calcio malato", di "tifo violento", di "scontri tra ultras e forze dell'ordine" come i soliti forzati del commento del lunedì raccontano.
No, questo è l'ennesimo tragico episodio di abuso delle armi da parte delle forze dell'ordine, di chi detiene il monopolio della violenza nella nostra società.

E chiedersi se andava/andrebbe fermato il campionato di calcio, è una questione di lana caprina.
E lasciare a quattro (s)fascisti incappucciati di nero il monopolio di una protesta che dovrebbe coinvolgere l'intera società civile e portare, pacificamente, al disarmo di chi deve gestire l'ordine pubblico, è una sconfitta.

Dovremmo fare una sosta tutti quanti, e chiederci chi e perché arma la mano di quell'agente della Stradale, o di un Placanica qualunque. Perché se non ce lo chiediamo, tiriamo anche noi quel grilletto. E io non ci sto.
E mi va ancora meno che a chiederselo si rischi di finirci davanti, a una pistola carica, o a un manganello...
o (quasi) peggio ancora davanti alle (im)perizie ballistiche del portavoce della Polizia Sgalla, lo stesso che fuori dalla Diaz che colava sangue e barelle zittiva giornalisti e operatori, come ha fatto in molte altre occasioni, dal caso Aldrovandi alla conferenza stampa di ieri ad Arezzo...

Questo episodio non mi fa venire in mente altre "morti da stadio", ma piuttosto i troppi casi di adolescenti uccisi a colpi di arma da fuoco perché non si erano fermati a un posto di blocco, o ancora mille altri ragazzi morti sulle strade "per mano poliziotta", come recitava una vecchia canzone di Guccini:

Libera nos domine (da "Amerigo", 1978)

Da morte nera e secca, da morte innaturale,
da morte prematura, da morte industriale,
per mano poliziotta, di pazzo generale,
diossina o colorante, da incidente stradale,
dalle palle vaganti d' ogni tipo e ideale,
da tutti questi insieme e da ogni altro male,
libera, libera, libera, libera nos Domine!

Da tutti gli imbecilli d' ogni razza e colore,
dai sacri sanfedisti e da quel loro odore,
dai pazzi giacobini e dal loro bruciore,
da visionari e martiri dell' odio e del terrore,
da chi ti paradisa dicendo "è per amore",
dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!",
libera, libera, libera, libera nos Domine!

Dai poveri di spirito e dagli intolleranti,
da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti,
da eroi, navigatori, profeti, vati, santi,
dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti,
dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti,
dall'egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti,
libera, libera, libera, libera nos Domine!

Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura,
dai preti d' ogni credo, da ogni loro impostura,
da inferni e paradisi, da una vita futura,
da utopie per lenire questa morte sicura,
da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura,
da fedeli invasati d' ogni tipo e natura,
libera, libera, libera, libera nos Domine,
libera, libera, libera, libera nos Domine...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

da MKA
quanto mi costa continuare, nonostante tutto, nonostante quello che hanno fatto anche a me, a continuare a DOVER considerara le forze dell'ordine al servizio dei cittadini.

Anonimo ha detto...

da MKA
detto questo però passo a considerazioni terribilmente oggettive.
Siamo alle solite, anche col solito immortale Sgalla.
Quale è la verità? Dove sta la verità?
Prima ha "sparato in aria" (Questore Giacobbe): i colpi in aria non ammazzano nessuno, quelli ad altezza uomo si.
Davanzo dice che pensava ad una rissa, ma l'agente dice che il colpo (due) sono parti per sbaglio, mentre correva, evidentemente a braccio teso...
Dove sta, come al solito, la verità?
Non ne abbiamo, mai, mai, mai diritto.
E' questa a mio giudizio, Giacobbe se ne assuma le responsabilità, è stata la scintilla che ha scatenato tafferugli in mezza Italia: si può continuare a prendere (mi trattengo! Devo essere civile!!!!!)in giro i cittadini?
Scene e copioni del prima e dopo purtroppo già noti: questo film comincia a non piacermi più.
per fortuna che erano le 9.30 di mattina, con centinaia di testimoni e non un vialetto buio di una piccola città di provincia.

Anonimo ha detto...

Le forze dell'ordine SONO al servizio dei cittadini: guai a far passare il concetto opposto,saremo di fronte all'anarchia totale.
Mi chiedo anch'io però chi arma queste mani, chi tenta ancora di legittimare questi episodi?
Un altro omicidio che era assolutamente da evitare: SILENZIO e RISPETTO per Gabriele.
Rolando

suburbia ha detto...

Mi limito a leggere perche' nella vicenda in se (con quello che ne e' seguito dopo) non sono riuscita a sentire la dinamica dal tg. Oggi leggero meglio.
Comunque rimane che una persona, un ragazzo e' morto. Che c'e' di piu' orribile.
La canzone di Guccini, come quasi tutte le sue e' meravigliosa e a distanza di tanti anni e' ancora attualissima purtroppo...
(anche questo e' un commento del lunedi?... bhe allora buon inizio settimana, ciao)

Anonimo ha detto...

rifletto rifletto da ieri sera, la morte di Gabriele e' sconvolgente ancora una vita e' stata tolta da chi ha il grilletto troppo pronto, o la mano tesa con manganelli, ma nello stesso tempo mi chiedo perche' tanti ragazzi si sono riversati buttando varie citta' nel panico?.........e' solo frutto di un loro dolore o a che cosa si vuole arrivare?
Tutta la cittadinanza che si dice democratica avrebbe dovuto sfilare per l'ennesimo omicidio per dar voce ad una polizia disarmata.
So che queste sono solo mie idee, o paura delle ronde dei rangers e della tarnquilita' data in questo modo...... saranno solo mie pippe mentali?

STEFANIA

Anonimo ha detto...

da MKA
No, no! Che pippe mentali.
Sane riflessioni.
Ennesimo episodio di delinquenza comune da parte di chi la divisa non doveva indossarla e "pippe politiche", molto terribilmente e pericolosamente politiche.
Verso cosa stanno spingendo il Paese?

Anonimo ha detto...

Io Mka LO IMMAGINO ed ho paura pure del mio stesso pensiero

stefania

Anonimo ha detto...

La morte è di suo difficile da accettare nonostante sia paradossalmente l'unica certezza nella vita! Ancora più difficile quando avviene in uno dei tanti modi che io definirei INNATURALI, ed è triste oltre che preoccupante che in nome o con la scusa di una morte si agisca con violenza che genera altra violenza. Capisco che siano poche le persone che scelgono come la famiglia Aldrovandi, Stefania, Haidi...
la strada della civiltà, della non violenza per combattere un sistema che fa pensare a un antica tradizione, di cui non vado fiera, della terra in cui vivo che si chiama FAIDA, e questo deve far riflettere seriamente tutti proprio come hai giustamente detto nel tuo post Dean! Anche io mi associo: NON CI STO

Anonimo ha detto...

non parlano mai col cuore nemmeno quando devono spiegare alla nazione che un poliziotto ha fatto un gesto così grave ,cercano sempre di depistare è avvilente ,non ci stò come credo non debba più starci nessuno.

Anonimo ha detto...

Sono, paradossalmente, del parere che il calcio, comunque da cancellare (io mangio e bevo pane e calcio... ), non c'entri affatto in questa vicenda.
La riprova, per chi vuole interpretare i fatti in modo sereno e obiettivo, è proprio negli 'ultràs' di Bergamo che, nella giornata giocata, hanno dato il più alto esempio di sportività, che qualcuno ha avuto comodo di indicare come disordine.
Se il nesso c'era, la giornata, il campionato, le partite della nazionale e tutto quanto ruota intorno al calcio, andava cancellato.
La nazionale?... il campionato?... ma dopo Raciti, dopo Sandri, cos'altro?...
Già, forse Matarrese... bèh, lì un proiettile si può anche sprecare