mercoledì 31 ottobre 2007

allouìn



Öööh quanto è divertente, 'sta americanata di Halloween!

Mi ricordo da bambino, quando si chiamava "Il ponte dei morti" e si andava a pulire le tombe di antenati mai conosciuti se non in quelle foto in bianco e nero dentro una mandorla. C'erano sempre foglie secche sulle tombe, e le erbacce toccava a me strapparle...

Però tirare un bel calcione ad un mucchio di foglie secche, che gusto!
E guardare quei cimiteri addobbati di fiori faceva già pensare al Natale, non so perché...
Halloween neanche sapevamo esistesse, e i gatti neri erano gatti e basta,
portava molta più sfiga dover andare a scuola sotto la pioggia con gli stivali di gomma verdi,
in quel periodo dell'anno, con lo zainetto quadrato sulle spalle con i catarifrangenti rossi...
ma i bambini di oggi lo sapranno che domani notte bisogna lasciare una tazza di latte e dei biscotti secchi sul tavolo,
prima di andare a letto?
Sapranno perché?

martedì 30 ottobre 2007

lo straniero


Per me è straniero l’egoista mascalzone che respinge l’affamato lontano dalla propria tavola, l’assetato lontano dal proprio pozzo, la miseria del mondo lontano dal proprio confort.

Mi è estraneo l’uomo capace, per servire il proprio interesse, di trattare gli esseri umani come bestiame, come attrezzi o merci.

Per me è straniero chi, per calcolo economico o per strategia politica, raccoglie gli uomini, gli infermi, gli asserviti, e li respinge verso una sorte crudele, verso la miseria, l’umiliazione, la paura, il dolore, la morte.

Mi è estraneo colui che serve, come una macchina, questa politica; colui che “amministra”, raccoglie le informazioni, redige le schedature, timbra, arresta, ammanetta, malmena ed espelle.

Per me è straniero chi, per sostenere questa politica, punta sulla paura e l’ignoranza, sull’invidia e sulla vigliaccheria; chi incita all’odio contro uomini che hanno un colore, una lingua e delle maniere di vivere differenti.

Mi è estraneo chi inventa e diffonde le menzogne che alimentano questo odio.

Le uniche frontiere che riconosco necessarie sono quelle che proteggono gli uomini dai pescecani e dalle iene che indossano una faccia da uomo, dall’avvoltoio e dal robot, dallo sfruttatore e dal mascalzone.

Frontiere che sono determinato a difendere con fermezza, respingendo gli assalti di questi barbari stranieri.


(Autore: Gérard De Mai
Fonte: qui)

lunedì 29 ottobre 2007

i did it (my way)


Stremato come Dorando Petri all'arrivo della Maratona olimpica del 1908, posso dire: "ce l'ho fatta"... il mio filmato sul caso Aldrovandi, dopo un rinvio di una settimana, e senza particolare pubblicità, è andato in onda stasera. Spero che, oltre che da un numeroso pubblico, tra il quale mi auguro ci sia qualcuno di nuovo che si incuriosisca di conoscere meglio questa storia, il filmato sia stato visto da... "chi di dovere".

Il 29 novembre prossimo, la prima vera udienza del processo: inizieranno a sfilare i testimoni. Il sottoscritto è compreso nel lungo elenco, come teste "de relato": vuol dire indiretto, correlato, riferito; che ha sentito testimoni diretti del fatto e ne ha riportato (in parte) il racconto (o più spesso, il non racconto, nda)...
questo potrebbe creare un conflitto tra il dovere civico di collaborare con la giustizia (non credo con sostanziali apporti alla vicenda processuale) e il diritto di cronaca (credo con qualche speranza di poter ancora cercare una verità più ampia): non nascondo l'imbarazzo di aver sentito il mio nome pronunciato da un giudice in un processo (in questo processo), ma proprio per questo sono sereno sull'importanza di seguire, quanto più da vicino possibile, l'evolversi di questa storia e di poterne rendere conto al pubblico (del mio programma televisivo e non).



P.S. Su questo blog non saranno tollerate le violente prese di posizione colpevoliste che a volte capita di leggere su quello dedicato a Federico dalla sua famiglia. Che soffre, indiscutibilmente, da oltre due anni. Che ha affrontato una battaglia che sembrava impossibile, per arrivare a un processo che arrivasse a definire una verità sulla morte del figlio. Ma che non merita che nessuno, in nome o peggio per conto di Federico e dei suoi, dimentichi i principi di civiltà e costituzionali di questo paese per sfogare istinti di vendetta. Il processo comincia ora, e scriverà la sua verità solo alla fine. Qualunque essa sia, a me interessa meno che quattro poliziotti vadano in galera, di quanto importi capire e raccontare come e perché è potuto succedere tutto questo: e parlo di tutto quanto ha causato ma forse soprattutto seguito la morte di questo diciottenne. Parlo anche di colpe che forse i codici della giustizia non prevedono nemmeno gli strumenti perché vengano definite e sanzionate...

beati loro


498 religiosi spagnoli morti tra il 1934 e il 1937 beatificati da papa Ratzinger. In una botta sola: conta il numero, la quantità, la santità un tanto al chilo... che poi fossero franchisti, ovvero fautori del regime falangista che con l'appoggio dei soldati nazisti e fascisti mandati da Mussolini, ha massacrato 40'000 tra contadini, operai, donne e bambini, che importa? Quelli erano cattivoni anticlericali... e Guernica un fumettone, vero?


Su questa ennesima boiata di Ratzinger la penso più o meno come loro e come loro.

Per ristabilire un pò di verità sulla "guerra di Spagna" si può fare un ripasso qui, o leggere le parole di uno che c'era.

nascere così


Appena avevo visto il manifesto di questa campagna contro l'omofobia promossa dalla Regione Toscana (di centrosinistra), qualche giorno fa, mi erano venuti i brividi. Ho letto che il Governo (la ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini) l'ha appoggiata. E addirittura Franco Grillini l'ha apprezzata. E i miei brividi crescevano...

Poi invece, per fortuna, ho scoperto che Vladimir Luxuria no. E stavolta io sto decisamente con Luxuria!

Perché mi fa orrore l'idea che la genetica ormai sia la Fede universale, che spiega l'origine di tutto il mondo, ogni aspetto della personalità, ogni caratteristica individuale, ogni comportamento umano.
E mi fa paura che passi come antiomofobico un concetto che secondo me è profondamente discriminatorio: se sei gay, ti tolgo anche la libertà di concepirla come una tua scelta; sei nato così, non è "colpa" (evviva!) né merito tuo...
non sono d'accordo, ma proprio per niente.

Nasciamo e viviamo continuamente condizionati da un'infinità di fattori: in parte la genetica sicuramente, ma anche l'ambiente, le condizioni sociali, l'educazione, l'interazione con altri esseri umani, lo sviluppo psicofisico, le esperienze... e le scelte.
Sennò non c'è più libertà.

venerdì 26 ottobre 2007

mai più senza (n°2)



Specchio da bagno con tergicristalli (manuale?) incorporato.
Si trova qui.

giovedì 25 ottobre 2007

the pool


Su Repubblica, Bolzoni e D'Avanzo
suonano la campana (a morto) per il Pool Antimafia di Palermo.


Ci sarebbe una spaccatura interna tra alcuni PM più affini al modo di condurre le indagini e affrontare la Mafia dell'ex-Procuratore Gian Carlo Caselli (Antonio Ingroia, Roberto Scarpinato, Nico Gozzo, Gaetano Paci) e altri più vicini al suo successore Pietro Grasso (Giuseppe Pignatone, Maurizio De Lucia, Michele Prestipino).

Addirittura si parla di cannibalismo, di odio aperto tra gli uni e gli altri.

In sostanza da un lato ci sarebbero gli allievi della "scuola Caselli" che negli anni '90 portò ad arrestare quasi 9000 persone: ne portarono a processo circa un terzo, ma soprattutto arrivarono a lambire il "livello superiore" delle complicità tra mafiosi tout-court e politici, senza però riuscire ad ottenere condanne esemplari. La "Mafia dei colletti bianchi", molto più difficile da definire giuridicamente e dunque più sfuggente, sarebbe solo un "teorema" di alcuni magistrati visionari affini, secondo i loro detrattori, alle "toghe rosse" milanesi di quegli stessi anni.
La sentenza Andreotti (dichiarato contiguo alla Mafia fino al 1980, reato per il quale era scattata la prescrizione, e non "assolto", nda) avrebbe segnato l'inizio della fine, la prova secondo alcuni dell'inconsistenza delle prove raccolte sul livello superiore e quindi dell'intero metodo di lavoro della squadra.

Con l'arrivo di Grasso avrebbe preso piede un'altra scuola: la lotta è stata limitata a un livello più concreto, si è data (con ottimi risultati, senza dubbio) la caccia alla "Mafia che spara".
La cattura di Provenzano segnerebbe l'apice del successo di questa strategia.

E oggi, con il caso Cuffaro, saremmo di fronte alla prova del nove: Totò vasavasa, che forse non si arriverà a condannare in via definitiva come mafioso, sarebbe la prova vivente che tante "chiacchiere" sulla Mafia sarebbero senza fondamenta. Che la Mafia è stata sostanzialmente sconfitta militarmente e se esiste ancora, è limitata a ristretti ambiti territoriali: addirittura non ci sarebbe più neanche una Cupola, ma qualche vecchio pecoraro con la lupara qua e là.
Arrestato il "Capo dei capi" Provenzano, ultimo capostipite di quella mafia contadina rinchiusa in stalle a lume di candela e santine della Madonna, nessun Matteo Messina Denaro l'avrebbe sostituito dando alla "onorata società" un'organizzazione "federale" sul suolo siciliano e "globalizzata" in franchising con russi, cinesi, colombiani e via dicendo; gestendo con Internet, cellulari satellitari criptati, finanziamenti europei e propri uomini nei centri nevralgici del potere politico e finanziario del paese... quest'idea di una Mafia moderna come la società che le sta attorno, non ha prove da portare in tribunale per essere confermata. Dunque, si smentirebbe da sola.

Con l'anno nuovo, quelli della "scuola Caselli" stanno per essere sostituiti da altri, magari più in linea con Grasso. Si dice che questo avverrà per una "naturale" scadenza del loro mandato.
In realtà c'è una legge ben specifica varata da un governo ben specifico che stabilisce in un tot di anni la permanenza massima di certi magistrati in certe strutture.
C'è dietro un'idea di un perverso "turn-over" di giudici che farebbe ridere se non fosse tragico, che nasce da quel malinteso sui "professionisti dell'Antimafia" nato dalla penna, inacidita dall'età e dagli innamoramenti politici per certo pannellismo, di Leonardo Sciascia.

Una doverosa parentesi. Questa è una vicenda delicata, e il sottoscritto non ha né la verità in tasca, né soprattutto accetta il classico gioco all'italiana manicheo e da tifoseria calcistica "o da una parte o dall'altra": sono innumerevoli i meriti della gestione Grasso così come i limiti dell'azione della scuola Caselli... eppoi il personaggio Caselli non è che mi sia poi, umanamente, così simpatico: il metodo investigativo con cui affrontò la "emergenza terrorismo" nei suoi anni piemontesi mi lascia forti dubbi storici...

Detto questo, a Palermo va in scena la chiusura definitiva del sipario aperto, anzi, strappato negli anni che videro nascere l'idea stessa di un "pool" Antimafia. Del quale facevano parte Giovanni Falcone, che si era fatto le ossa come segugio delle piste bancarie fatte di conti cifrati nei paradisi fiscali, che andò a prelevare l'"amico americano" Buscetta per farsi raccontare la Cupola siciliana, eccetera; e Paolo Borsellino, che tra l'altro in una famosa ultima intervista toccò quel "livello superiore" che oggi sembra sia considerato una chimera, che era stato giovane fascista nel FUAN, e che diceva: "La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità." Eccetera, eccetera.

mercoledì 24 ottobre 2007

stamo a ffà er cinema


E' morto ed aveva solo due mesi.
E' morto sulle rive del Tevere, a pochi passi dalla Factory occupata, un laboratorio sociale su Via Riva Ostiense.
Questo bimbo si chiamava Francesco e muore in una notte freddissima qualsiasi, nella tenda posizionata a pochi passi dalle acque del Fiume. Con lui c'erano i genitori, giovanissimi, una famiglia Rom rumena che "abitava" sulle sponde del fiume insieme ad altri rom, come tanti delle migliaia di rom che vivono nelle baraccopoli improvvisate nei parchi della città, nelle zone meno battute della capitale.

Qui il sito della Factory.

Per un fascista che butta un bicchiere di inchiostro rosso nella Fontana di Trevi, titoloni sui TG e caccia all'uomo degna de "Il fuggitivo". Per Francesco neanche una riga sul giornale e per i ragazzi della Factory magari qualche sguardo schifato del pubblico radical-chic della Festa del Cinema o l'intervento dei buttafuori in giacca e cravatta dell'Auditorium veltroniano.

martedì 23 ottobre 2007

la notte dei coltelli


Da Repubblica:

Perugia, 14:02
TERRORISMO: IN CASA DEI 5 UMBRI ARRESTATI SOLO COLTELLI
Non sono state trovate armi, ma cinque coltelli di grandi dimensioni ai 5 arrestati nell'operazione "Brushwood". Sono tutti originari di Spoleto: un uomo di 42 anni, gli altri tra i 20 e 25 anni. Il reato contestato e' la violazione dell'articolo 270 bis del codice penale contro le "associazioni con finalita' di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico". "Penso che i loro programmi siano stati interrotti dal nostro intervento, e' stato bene, nell'opera di prevenzione che svolgono le forze di polizia, mettere in condizione questa cellula che si collegava con il piu' importante movimento nazionale di non nuocere". Lo ha detto Nicola Miriano, Procuratore della Repubblica di Perugia. "Sono emersi interessanti indizi a carico delle persone arrestate - ha aggiunto - ma l'indagine prosegue a tutto campo, nella domanda di sicurezza sempre piu' pressante della regione e del Paese la risposta data dall'impegno dell'intera Procura, che ha operato in stretta sinergia, e' particolarmente significativo".Come ha detto il vicecomandante nazionale dei Ros Giampaolo Ganzer, "pur non essendoci ipotesi concrete sugli obiettivi futuri del gruppo non era difficile prevedere l'innalzamento del livello di scontro, la cellula umbra, gia' strutturata, era in fase di crescita e l'apparente spontaneismo rientrava all'interno di una progettualita' piu' ampia". I cinque arrestati (tutti spoletini, tra i quali sembra il figlio di un noto esponente politico locale di estrema sinistra) sono stati definiti "giovani in fase di crescita e di formazione ideologico operativa che costituiscono una componente di una certa pericolosita', soltanto uno ha precedenti legati a reati riconducibili all'ordine pubblico, alcuni sono studenti altri lavoratori".

Checcosa?!!
4 ragazzini di ventanni e un quarantenne arrestati per terrorismo, e in casa hanno solo dei COLTELLI?
Prevenzione del terrorismo o concezione fascista dei compiti delle forze dell'ordine?

Il procuratore di Perugia pensasse piuttosto a tirar fuori l'assassino di Sonia Marra dal convento in cui rimane nascosto,
o di ritrovare Fabrizio Catalano...
E quella faccia di Giampaolo Ganzer lo fanno ancora parlare in pubblico? Fate una ricerchina su Google per capire chi è sto simpatico carabinierone...
Che cavolo di spiegazione è: "arrestiamoli subito finché son piccoli, prima che diventino terroristi"? Questa si chiama repressione, abuso di potere, si vede lontano un miglio l'antidemocraticità di una tale affermazione!

E se uno è figlio di "un esponente di estrema sinistra", deve andare in galera?
No, ditelo: basta saperlo!

Uno solo ha dei precedentucoli: che avrà fatto? Schiamazzi, disturbo delle quiete pubblica?


Dobbiamo saperlo, sennò questa azione oltre che calunniosa può significare un precedente (uno dei tanti) per portare avanti logiche da sceriffi da Far West con lavavetri, figli-di-gente-di-sinistra, futuristi all'inchiostro rosso...

AIUTO!!!
Sto diventando anarco-incazzaturezionalista...

domenica 21 ottobre 2007

la fattoria dei clementi


Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (...)
(da "Costituzione italiana", articolo 3)

Tutti gli animali sono uguali, ma qualche animale è più uguale degli altri.
(da "La fattoria degli animali", di George Orwell, 1945)

giovedì 18 ottobre 2007

separazioni


Parigi: Nicolas e Cecilia Sarkozy divorziano. I media italiani titolano: "separazione". Ma la separazione esiste solo in Italia, è uno dei tanti compromessi storici con la chiesa cattolica che ha fatto nascere questo "divorzio temporaneo e reversibile"...

Infatti:
Reggio Emilia: durante l'udienza di separazione, un uomo spara in aula. Due morti e feriti gravi per merito di questa bella istituzione italica che è la separazione.
E non c'entra un cazzo che quello squilibrato fosse albanese, ma nei titoli dei media italiani spicca questo.

Per un veloce ripasso su separazione e divorzio, clic qui.

mercoledì 17 ottobre 2007

interesse sociale


Art. 147 delle norme di attuazione del Codice di procedura penale:

Riprese audiovisive dei dibattimenti

1. Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, il giudice con ordinanza, se le parti consentono, può autorizzare in
tutto o in parte la ripresa fotografica, fonografica o audiovisiva ovvero la trasmissione radiofonica o televisiva del
dibattimento, purché non derivi pregiudizio al sereno e regolare svolgimento dell’udienza o alla decisione.
2. L’autorizzazione può essere data anche senza il consenso delle parti quando sussiste un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento.
3. Anche quando autorizza la ripresa o la trasmissione a norma dei commi 1 e 2, il presidente vieta la ripresa
delle immagini di parti, testimoni, periti, consulenti tecnici, interpreti e di ogni altro soggetto che deve essere
presente, se i medesimi non vi consentono o la legge ne fa divieto.
4. Non possono in ogni caso essere autorizzate le riprese o le trasmissioni dei dibattimenti che si svolgono a
porte chiuse a norma dell’art. 472 commi 1, 2 e 4 del codice.(... qui il testo completo)


Dal fax spedito a "Chi l'ha visto?" e a "Un giorno in pretura" dalla Presidenza del Tribunale di Ferrara:
(...)Ritenuto che i richiedenti giustificano la richiesta con la sussistenza di "un interesse sociale particolarmente rilevante alla conoscenza del dibattimento";(...) Che non vi è ragione per negare la sussistenza del suddetto interesse qualificato all'esercizio del diritto di cronaca, trattandosi di circostanza notoria anche per chi i contenuti di dette trasmissioni ignori;(...) Autorizza le riprese audiovideo delle fasi del dibattimento n.1202/07 nei confronti di Forlani Paolo + 3 (...)

io se fossi spiderpork


Pensate per un attimo, ripetete mentalmente la parola "vaffanculo". Chi vi viene in mente?

Beppe Grillo si è ormai appropriato del copyright di questa espressione.
Uno pensa a Veltroni, alle facce del piddì, e non può più neanche incazzarsi di suo.

(...)mi hanno tolto il gusto
di essere incazzato personalmente.
Io come uomo posso dire solo ciò che sento,
cioè solo l'immagine del grande smarrimento(...)

Giorgio Gaber, "Io se fossi Dio"

lunedì 15 ottobre 2007

schifezze poco igieniche

Uno guarda la TV per anni e non se ne rende conto... altro che "I persuasori occulti".
Ho appena scoperto uno dei migliori messaggi subliminali degli ultimi anni,
grazie al fatto che stavo di spalle al televisore, in cucina...
Avete presente lo spot demenziale dove l'idraulico si presenta sulla porta dicendo
"Salve, prendo il tubo e trascino un po' di schifezze poco igieniche sul pavimento",
e poi il bambino "Mamma sono stato rincorso da un drago in un lago di melma"?
Ebbene, provate ad ascoltarlo senza guardare...
vi ricorda niente quel suono di campanello?

Ma sì, è lo stesso che annuncia l'arrivo degli ospiti di "Porta a Porta"!



Occhèi, fatto l'accostamento? Io sto ancora ridendo...

la cinese

Non mi è venuta una strana influenza, anche se inizia la stagione delle febbri e delle diarree improvvise...
Non mi sono rivisto il rivoluzionario film di Godard...
E' che mi sono "accattato la motoretta":

Made by
KWANG YANG MOTOR CO.,LTD.
NO.35 Wan Hsing Street, San Min District
Kaohsiung, Taiwan, Republic of China


Speriamo bene, vista la giungla d'asfalto (e di cafonaggine) che è questa città...

domenica 14 ottobre 2007

partito democratico extinction


Se Al Gore può vincere il Nobel per la Pace, perché non posso votare Milla Jovovich al posto di Uolteresa di Calcutta e Rosy Bindi-Bondi?

mercoledì 10 ottobre 2007

no alarm, good surprises


Cacchio, funziona davvero! L'immagine è la ricevuta dell'acquisto...
Ho appena comprato e scaricato a 1 centesimo di sterlina (più le spese: totale 0,46£!) l'ultimo album dei Radiohead!

Si parte da qui, serve una carta di credito e in un paio di minuti (media di download poco fa: 450kb/secondo) avrete dieci nuove canzoni (in mp3 a 160kbps e senza DRM!) di uno dei migliori gruppi degli ultimi dieci anni!
Sono arrivato ad ascoltare le terza canzone in questo momento ma mi pare già un capolavoro...

martedì 9 ottobre 2007

di profilo


Questa immagine (clic per ingrandire) è una spiegazione a chi mi chiede perchè nel mio profilo su Blogger (appena aggiornato) ho scritto, sotto "Interessi", Tutto ciò che non è facile separare con una virgola.

buona l'ultima?


Dall'ultima intervista di Paolo Borsellino:
(...)
A quanto pare Rapisarda e Dell’Utri erano in affari con Ciancimino, tramite un tale Alamia (Francesco Paolo Alamia, presidente dell’immobiliare Inim e della Sofim, sede di Milano, ancora in via Chiaravalle 7, ndr).

«Che Alamia fosse in affari con Ciancimino è una circostanza da me conosciuta e che credo risulti anche da qualche processo che si è già celebrato. Per quanto riguarda Dell’Utri e Rapisarda non so fornirle particolari indicazioni trattandosi, ripeto sempre, di indagini di cui non mi sono occupato personalmente».
(...)
A questo punto Paolo Borsellino consegna dopo qualche esitazione ai giornalisti 12 fogli, le carte che ha consultato durante l’intervista: «Alcuni sono sicuramente ostensibili perché fanno parte del maxiprocesso, ormai è conosciuto, è pubblico, alcuni non lo so...». Non sono documenti processuali segreti ma la stampa dei rapporti contenuti dalla memoria del computer del pool antimafia di Palermo, in cui compaiono i nomi delle persone citate nell’intervista: Mangano, Dell’Utri, Rapisarda, Berlusconi, Alamia.

E questa inchiesta quando finirà?

«Entro ottobre di quest’anno...».

Quando è chiusa, questi atti diventano pubblici?

«Certamente...».

Perché ci servono per un’inchiesta che stiamo cominciando sui rapporti tra la grossa industria...

«Passerà del tempo prima che...», sono le ultime parole di Paolo Borsellino.

Palermo, 21 maggio, 1992.


Dal "curriculum" di Marcello Dell'Utri su Wikipedia:
(...)
Il 24 ottobre 1976 Dell'Utri si trova insieme a Vittorio Mangano e ad altri mafiosi alla festa di compleanno del boss catanese Antonino Calderone, al ristorante "Le Colline Pistoiesi" di Milano.
Nel 1977 si dimette da Edilnord (di Berlusconi, nda) e viene assunto alla Inim di Rapisarda, che ha relazioni con personalità di spicco della mafia quali Ciancimino e i Cuntrera-Caruana. Diventa poi amministratore delegato della Bresciano Costruzioni, che dopo pochi anni va in bancarotta fraudolenta.
Nel 1980 la Criminalpol di Milano, nell'ambito di un'indagine di droga, intercetta una telefonata tra Mangano e Dell'Utri. In questa telefonata, divenuta celebre, Mangano parla di un "cavallo" e propone a Dell'Utri di entrare nell'affare. Il defunto giudice Borsellino affermò a riguardo in un'intervista:
« Sì, tra l'altro questa tesi dei cavalli - che vogliono dire droga - è una tesi che fu avanzata alla nostra ordinanza istruttoria e che poi fu accolta al dibattimento, tanto è che Mangano fu condannato al dibattimento del maxi processo per traffico di droga. »(...)


Alamia era socio di Rapisarda, il principale accusatore di Dell'Utri, che ha testimoniato che Dell'Utri gli era stato presentato da un picciotto di Stefano Bontade...Rapisarda avrebbe parlato delle attività nel settore edilizio di Alamia come coperture per il riciclaggio di denaro sporco: le sue rivelazioni furono raccolte nel celebre fascicolo 6031/94 della Procura di Palermo (definita "la madre di tutti i riciclaggi") e portarono a un indagine su, tra gli altri, Berlusconi, Dell'Utri, Rapisarda e Alamia. La posizione di Berlusconi fu poi archiviata, come quella di Alamia. A processo andò invece Dell'Utri.

Dalla "sentenza Dell'Utri", 11 dicembre 2004:
(...)
Visti gli artt. 110, 416, 416 bis C.P., 533, 535 C.P.P.;
DICHIARA
DELL’UTRI MARCELLO e CINA’ GAETANO colpevoli dei reati loro
rispettivamente contestati e, ritenuta la continuazione tra gli stessi,
CONDANNA
DELL’UTRI MARCELLO alla pena di anni nove di reclusione
e CINA’
GAETANO alla pena di anni sette di reclusione ed entrambi, in solido, al
pagamento delle spese processuali, nonché il CINA’ anche a quelle del
proprio mantenimento in carcere durante la custodia cautelare.
Visti gli artt. 28, 29,32 e 417 c.p.,
DICHIARA
Entrambi gli imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, nonché in
stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena.
APPLICA
A ciascuno degli imputati la misura di sicurezza della libertà vigilata per
la durata di anni due, da eseguirsi a pena espiata.
Visti gli artt. 539 e 541 c.p.p.,
CONDANNA
Entrambi gli imputati in solido al risarcimento dei danni in favore delle
costituite parti civili, Provincia Regionale di Palermo e Comune di
Palermo, da liquidarsi in separato giudizio, rigettando le richieste di
pagamento di provvisionali immediatamente esecutive.
Condanna, infine, gli imputati in solido al pagamento delle spese
sostenute dalle medesime parti civili che liquida in complessivi euro
ventimila per il Comune di Palermo ed euro cinquantamila per la Provincia
Regionale di Palermo, somme comprensive di onorari e spese.
Visto l’art. 544, comma 3, C.P.P.,
indica in giorni novanta il termine per il deposito della sentenza.
Palermo, 11 dicembre 2004.
I GIUDICI ESTENSORI Il PRESIDENTE
Gabriella Di Marco L. Guarnotta
Giuseppe Sgadari


In questa sentenza di primo grado (di 1771 pagine) il nome di Francesco Paolo Alamia compare 63 volte.
Ricordo gli articoli del codice penale citati:
Art. 110 Pena per coloro che concorrono nel reato(...)
Art. 416 Associazione per delinquere(...)
Art. 416 bis Associazione di tipo mafioso(...)


Alamia era socio nella Immobiliare Calliope srl con tali Salvatore Bandiera e Dario Lopez. Consulente finanziario era Antonio Maiorana, scomparso col figlio Stefano il 3 agosto da un cantiere edile di Isola delle Femmine (PA). Maiorana, nel mese di luglio, aveva di fatto rilevato le quote della Calliope di Alamia e Bandiera con modalità che la ex-moglie di Maiorana (che però respinge la testi della lupara bianca) definisce ricattatorie...

to be continued?

lunedì 8 ottobre 2007

curami curami prendimi in cura da te


Berlusconi: "votiamo a primavera con questa legge elettorale".

Non si conosce una cura definitiva per il disturbo bipolare. Tuttavia la malattia può essere tenuta sotto controllo e i pazienti bipolari possono condurre una vita normale e produttiva. È talvolta necessario molto tempo prima di trovare la terapia adatta.
(da Wikipedia, voce Psicosi maniaco-depressiva: TERAPIA)

mercoledì 3 ottobre 2007

prima di uscire


Sto uscendo di corsa per prendere un volo per Palermo, per un altro "caso", ma faccio almeno in tempo a fare un copiaincolla.
Ecco qua

Da La Nuova Ferrara di oggi:

Aldrovandi, gli interrogatori di garanzia
Nell’ambito dell’inchiesta-bis sentiti tre poliziotti della questura



L’inchiesta bis sulla questura di Ferrara entra nel vivo: si sono svolti nei giorni scorsi, infatti, davanti al pubblico ministero Nicola Proto, gli interrogatori di garanzia di tre poliziotti della questura di Ferrara, indagati per vari reati, tra cui falso, omissione e mancata trasmissione di atti, commessi durante la prima fase «approssimativa» dell’indagine sulla morte di Federico Aldrovandi.
Si tratta di atti dovuti e conseguenti all’acquisizione di atti e documenti, trasmessi in ritardo alla procura, di cui avevano dato notizia i legali della famiglia Aldrovandi, sottolineando le stranezze e la mancata trasparenza di una inchiesta che si trascina da due anni con ripetuti e continui retroscena, negativi per le istituzioni coinvolte.
L’inchiesta bis è stata aperta parallelamente a quella sulla morte di Federico e ha visto concretizzarsi gli interrogatori di garanzia dopo l’invio degli «avvisi» a carico dei rispettivi tre poliziotti che avrebbero avuto ruoli nei presunti ritardi, manipolazioni od omissioni. Ieri sera, interpellati, tutti i tre legali difensori dei tre poliziotti, Dario Bolognesi, Eugenio Gallerani e Gianluigi Pieraccini che hanno assistito i loro clienti davanti al pm Proto, si sono trincerati dietro il più stretto e assoluto riserbo istruttorio, lo stesso usato dalla procura. E così degli interrogatori non è trapelato alcunché.
Ma da tempo si sa che le persone coinvolte sono rispettivamente il responsabile della centrale operativa del 113 che il 25 settembre 2005 registrò nei brogliacci gli interventi e gli orari relativi alle due pattuglie in servizio, che ebbero una colluttazione violentissima con Federico Aldrovandi, che morì durante il loro intervento. Il secondo indagato è il dirigente, dell’epoca, che comandava la sezione dell’Upg, Ufficio prevenzione generale, mentre il terzo indagato è un ispettore del nucleo di polizia nella procura cittadina, che aveva incarichi di polizia giudiziaria e che all’epoca era diventato il punto di riferimento delle indagini e stretto collaboratore del pm Mariaemanuela Guerra che seguiva allora l’inchiesta Aldrovandi (poi si è astenuta per motivi personali di incompatibilità). L’inchiesta bis venne aperta nel maggio scorso, in parallelo all’indagine ormai conclusa sulla morte di Federico Aldrovandi, per cui è fissato il processo a carico di 4 poliziotti per il 19 ottobre prossimo. Inchiesta bis che sta accertando i motivi per cui il brogliaccio delle chiamate al 113, redatto dall’operatore, la mattina del 25 settembre fu corretto nello spazio in cui venivano riportati i dati dell’intervento eseguito dai quattro agenti delle due pattuglie accusati dell’eccesso colposo che ha causato la morte del ragazzo. Ma non solo. Anche il ritardo nell’invio di tamponi e reperti ematici prelevati il giorno della morte e tenuti in frigorifero per mesi. Atti trattenuti, inspiegabilmente. Una catena di responsabilità, presunte, che ha portato ad evidenziare negli atti dei poliziotti, non ancora chiari, ciò che può essere visto come ritardi, presunte omissioni, o ancora mancate trasmissioni di atti. Stranezze che da tempo legali e famiglia Aldrovandi avevano segnalato, sulle quali potrà fare luce l’inchiesta bis e alla luce degli interrogatori potrà anche sancire, in ipotesi, che da parte dei tre indagati non siano stati commessi illeciti. Soprattutto il pm Proto dovrà capire, come chiede la famiglia, se questi atti furono compiuti per depistare o rallentare le indagini o si trattò di pasticci burocratrici - discutibilissmi ma senza rilievo penale - commessi nella gestione approssimativa dei primi momenti dell’indagine.

Daniele Predieri

labambinazingara


Ho appena scoperto l'esistenza di questa signora, che si chiama Mariella Mehr. Non ne sapevo nulla fino a qualche minuto fa e non ho tempo di leggere il suo sito, di vedere l'intervista che le ha fatto Rainews24, di leggere approfonditamente del genocidio culturale organizzato in Svizzera da Pro Juventute ai danni degli Jenisch...
ma voglio almeno trovare un suo libro e leggerlo prima possibile.
Sono sconvolto: mi ricordo quando andavo a scuola, in Svizzera, le raccolte di fondi per Pro Juventute (dopo il 1976, nda).
Questa organizzazione, o meglio l’opera assistenziale «Bambini della strada», dal 1926 al 1973 (1973!) ha lavorato, d'accordo con le autorità pubbliche, a rastrellare i figli degli zingari, toglierli dalle famiglie, recluderli in istituti totalizzanti e dar loro nuovi nomi ed una educazione tesa a toglier loro di dosso qualunque "germe" di nomadismo...
Altro che zingari che rapiscono i bambini: qua si rapivano i bambini agli zingari!

martedì 2 ottobre 2007

Bernardo e le altre



Ammazzati col veleno Bernardo, la sua "compagna" Gemma e un'altra femmina di orso marsicano del Parco d'Abruzzo.
Davano fastidio? Uccidevano forse qualche gallina... che avranno fatto di male?
Lavavano forse i vetri di qualche SUV?
Sono convinto che a San Sebastiano dei Marsi qualcuno sa qualcosa... bisognerebbe indagare. Lo scrivo senza ironia.

P.S.Qui un blog dedicato a questi splendidi animali.

lsd gratis per tutti!


Guardate fisso al centro della figura per almeno 30 secondi.
Poi distogliete lo sguardo: le cose intorno a voi cominceranno ad apparire "strane"... fico, eh!;o)

Un sacco di altre interessanti illusioni ottiche qui.

lo sguardo sconosciuto del lago


Ci ho pensato a lungo: "lo scrivo, non lo scrivo...". Ho deciso di scrivere.
Che ho visto un bel film italiano che s'intitola "La ragazza del lago". E che ho letto che il candidato italiano per l'Oscar per il miglior film straniero sarà "La sconosciuta", il brutto film di Tornatore.
Non voglio fare una recensione dei due film, metterli a confronto, tranciare giudizi. Ne trovate a decine, favorevoli o meno.

Quello che mi interessa qui è fermarmi un secondo a riflettere su quale Italia rappresenta certo nostro cinema all'estero. Perché ho sempre avuto la sensazione che il manierismo compiaciuto e barocco di Tornatore, che sotto sotto è pizza e mandolini, sia più adatto per gli americani che ci guardano ancora con gli occhi de "Il Padrino". E dunque non fa una grinza che candidato all'Oscar sia il suo "thriller" grottesco e lirico, cinema di maschere più che di persone, di felliniana ricchezza visiva e di televisiva sciatteria strappalacrime. Cinema di conflitti psicologici un tanto al chilo che tanto piaceranno ("mi ci giocherei una palla") agli sceriffi alla Cofferati...

Forse non a caso Tornatore ha fatto un film nel cui titolo compariva l'oceano: "ma che paura ci fa quel mare scuro
che si muove anche di notte e non sta fermo mai", verrebbe da cantare. E invece al bordo del lago di Molaioli vien voglia solo di stare un pò in silenzio, per capire come e perché quella ragazza è finita lì, uccisa così.

Infatti il "noir" di Molaioli, che viene non a caso da un romanzo norvegese (nella foto la copertina), appartiene a un altro mondo. Il mondo della lentezza, del silenzio, di sussurri e sguardi indifesi, dei tempi morti e della riflessione.
Parentesi: a casa ci siamo abbonati a Sky da qualche mese, e guardiamo quasi solo "Fox Crime": tonnellate di CSI, NCIS, Senza traccia, Criminal Minds, Num3ers...
Davanti al film di Molaioli, l'aspettativa del "giallaro" (patito dei generi giallo-noir-thriller onnivoro e vorace, simile al "metallaro") finisce per essere delusa: la "trama" non s'infittisce di colpi di scena, non c'è il crescendo drammatico prima della confessione, non ci sono sparatorie o scene in cui i conflitti esplodono con violenza esteriore. Resta tutto sotto la pelle, e nei paesaggi calmi della provincia italiana di un certo nord... niente laboratori della Scientifica, niente inseguimenti a sirene spiegate, niente duri che si prendono a cazzotti o a bicchieroni di bourbon...
si passano in rassegna i vari sospettati (prima o poi, per un attimo, sottilmente, lo diventano tutti), finché il mistero si svela, come togliere una garza dalla statua impolverata di un angelo prefabbricato in un cimiterino di campagna...
ed è tutto lì. Il male sottile che incrinava la teiera de "La stanza del figlio" anche qui separa le vite, le famiglie, la possibilità di redenzione, di perdono, di comprensione. Non c'è nessuna liberazione nel confessare un omicidio, nell'ammetterne due, nel desiderarne forse tre...
Quasi bergmaniano più che hitchockiano per l'elaborazione del senso di colpa, questo piccolo film entra in profondità e rimane con lo spettatore.
Parentesi: ieri ho visto due CSI Miami e non ricordo quasi la trama, le facce delle vittime... di questo film invece ti rimane addosso come una rugiada sulla pelle: piccole gocce non di sangue ma che danno i brividi lo stesso.

E allora penso che quest'Italia che urla sempre, che manda affanculo, che dà la caccia ai romeni e prepara i fucili padani contro i ladroni romani, che dà addosso agli unici sospettati di certi omicidi e non pensa nulla di altri, quest'Italia sempre pronta a indicare, a condannare, a giudicare un film senza prima vederlo, un film così fatichi ad apprezzarlo. E' lento, è noioso, diranno. Meglio i primi piani urlati di Tornatore, le lacrime frontali e gli sfruttatori di prostitute brutti sporchi e cattivi. Così si capisce che il male deve fare schifo, e chi fa schifo fa anche del male.

P.S. Sono solo io a vedere, nella posizione della ragazza del lago, una certa somiglianza con questa statua?

E' la Santa Cecilia di Stefano Maderno, un ticinese...
Ho trovato anche questa foto:

Beh, il manifesto del film è questo:

lunedì 1 ottobre 2007

oktoberfesten


Il calciatore Luca Toni si è vestito così per esprimere solidarietà ai bavaresi oppressi ogni anno da ettolitri di birra. Di fianco a lui la fidanzata (quella senza scritte).

Intanto la Birmania è scivolata tra le notizie secondarie, più in basso dell'annuncio che a Fonzie verrà dedicata una statua di bronzo a Milwaukee. Hey!