mercoledì 25 giugno 2008

la faccia giusta

Sto studiando una faccia per domani...

Quale sarà la faccia giusta da "indignato speciale", quale l'espressione un pò imbronciata, tremendamente seriosa, da indossare in un tribunale, per passare da giornalistaimpegnato?

Scherzi a parte, mi dà un pò fastidio vedere sempre sui media la faccia di Saviano al processo Spartacus contro i Casalesi:
è un pò come inquadrare il dito e tenere fuori-campo la luna...

D'altra parte, è diritto degli imputati essere giudicati ma non guardati in faccia (da un obiettivo)...

martedì 24 giugno 2008

no vacanzy



No, ma quali vacanze? Ho mollato il blog per un pò per il troppo lavoro, perché sto invecchiando, perché mi sono pure un pò rotto...

martedì 17 giugno 2008

dialogo a rischio


Questo post andrà on line in versione ridotta per venire incontro alle vostre capacità democratiche...

Veltroni: "se il governo Berlusconi continua così, il dialogo è a rischio".

Ma quale dialogo? Quello con i militari per strada come a Baghdad? Quello tra pedofili, truffatori, sequestratori e usurai che la magistratura non potrà più intercettare? o quello con i giornalisti che semplicemente non potranno più fare cronaca giudiziaria (né tantomeno inchiesta)? O forse con le centinaia di emigranti che affondano davanti alle nostre coste? Oppure quello con la mafia* già predicato dal precedente governo Berlusconi, che ha portato loro a vincere (in Sicilia) con oltre il 75% e voi a sparire col 16%? Loro il dialogo lo hanno aperto decenni fa...

*Esamino di dialogo:
visto che l'altro candidato non ha mai risposto alla domanda (e ha cacciato dalla TV pubblica il giornalista che l'aveva posta e il comico che l'aveva ospitato), provi il candidato Veltroni a porgere l'orecchio e a rispondere al quesito:
Berlusconi dove li ha presi i soldi?

lunedì 16 giugno 2008

ventanni senza pazienza




...però, comera trasgressivo, il Paz...


P.S. Se hai bisogno di cliccare sul link per capire di chi parlo, oggi, peggio per te.

la russa prospettiva



il sottotitolo poteva essere: "che stiamo aspettando, per capire che in Italia c'è un brutto regime? Che l'esercito ci spari per strada?" ma poi mi è venuta subito in mente la risposta: "già fatto!"

morti bianche per pagine candide


"Mineo: oggi i funerali delle vittime".

giovedì 12 giugno 2008

rondi-nella che fa primavera


Questo signore è nato nel 1921.
E' il nuovo direttore della prossima Festa del Cinema, la prima dell'era Alemanno. Se ci arriva...

Si vede che è stato nominato per dare una ventata di giovinezza al cinema italico, no?
Me lo ricordo personalmente, 5-6 anni fa alle proiezioni in anteprima per la stampa di certe pellicole spazzatura, accompagnato da qualche suo giovane ghost-writer: si addormentava russando dopo pochi minuti (spesso a ragione), ma poi sul giornale recensiva positivamente il film. C'è speranza per il giovane cinema italiano.

riverginations


Strepitoso accostamento tra notizie sull'homepage di Repubblica.

28 giorni prima


Io intanto mi sono prenotato. Poi vedremo...

ha davvero dei begli occhi da aquilotto


Se capiste con che balle lui ci salva
mentre noi stiamo rubando
e dal forno dei suoi denti una valanga
di panzane va sparando.
Ha davvero dei begli occhi da aquilotto
il nostro amico Angelino...
(musiche: Telecom - testi: Berlusconi - kazoo: Di Pietro)


La canzone originale di Paolo Conte, "Il nostro amico Angiolino":
Se capiste con che sguardo lui ci guarda
mentre noi stiamo suonando
e dal porto del suo cuore un bastimento
nella sera prende il largo.
Ha davvero dei begli occhi da aquilotto
il nostro amico Angiolino
e ogni volta ci regala un bel biscotto
il nostro amico Angiolio.
Il nostro amico Angiolino…
Ha una moglie tutta bionda e tutta bella
il nostro amico Angiolino
e ogni volta ci regala una frittella
con le mele e con il vino.
Noi suoniamo e suscitiamo sentimeni
e i sentimenti se ne vanno
a impigliarsi nei capelli tutti biondi
della moglie di Angiolino.
Il nostro amico Angiolino…

mercoledì 11 giugno 2008

il dito al nodo


Mi sarò ricordato di dire che secondo me Aldo Grasso è un coglione? Mi sa di no...

lunedì 9 giugno 2008

supertele(visione)-calcio 2 a 0?


Stasera "contro" la nazionale italiana di calcio che gioca agli Europei, vanno in onda ben due miei filmati...
E sticazzi?

sabato 7 giugno 2008

in capaci


Quand'è che da una lamentela, da un rimprovero non accettato, da una giornata storta, si comincia a scivolare nella depressione? Non sto parlando di me, tranquilli, ma mi chiedo com'è che succede sempre in una famiglia, in un gruppo più o meno organizzato, che sia di amici, di colleghi, che una persona pian piano inizia a proiettare un'ombra più scura che nessuno vede? Com'è che l'ignoranza sottovaluta, l'ipocrisia nega, la convenzione allontana da sé una condizione che sfiora tutti per un attimo ma che qualcuno lo trascina giù dolcemente? Chi è il depresso, come lo riconosci? E quali e quanti pensieri di morte deve avere, per considerarlo un potenziale suicida? E quanto conta se e quanti ne abbia espressi a parole, a gesti, con scelte e rinunce? Poi è facile dirsi io l'avevo immaginato, che sarebbe finito così. Ma prima, quando è ancora possibile gridargli con il sorriso e le lacrime agli occhi che lo si sta vedendo scivolare dentro se stesso, come si fa? Quali parole gridare, o sussurrare, a chi magari è stanco di parole, o già troppo stanco di silenzi, per ascoltarne ancora? Quand'è che siamo passati correndo davanti al punto in cui delle vite importanti sono esplose, e non ce la potevamo fare, a vedere una piccola vita, piccola come un punto, che stava lentamente implodendo? Quand'è che quel piccolo punto nero ha cominciato a restringersi, a farsi più scuro? Se pensi di avere vicino una persona depressa, se incontri qualcuno che ha quell'ombra negli occhi, guardaci dentro: ti ci vedrai riflesso, ma sarà solo un attimo. Fagli un sorriso, forse sarà solo un attimo, ma sarà un piccolo regalo di luce, di respiro. E se non sai se è il caso di parlargli o no, digli solo che lo starai ad ascoltare. E prova ad ascoltarne anche i silenzi, a guardarne le ombre. Ti sfioreranno, per un attimo. Ma il tuo sorriso ti terrà a galla...

(Certo, mò vaglielo a raccontare, sto lavoro a quelli del marketing...)

mercoledì 4 giugno 2008

19 anni fa


Tieni a mente Tien An Men.

un giorno verranno a prendere (un) te


Volevo parlare di questa cosa da un pò di tempo: ho (ri)letto queste parole scritte su un bigliettino lasciato sul posto dove Nicola Tommasoli è stato ammazzato, a Verona.
Ultimamente l'avrete già lette un pò ovunque..

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertolt Brecht)



Questo testo (che gira in diverse varianti) NON è di Brecht, ma di Martin Niemöller: cliccando qui potete trovare una dimostrazione documentata.

Questo "per la precisione".
Resta intatta la forza di quelle parole, l'avviso sul fatto che non si cade, non si inciampa nel fascismo, ma vi si scivola giorno per giorno: mandando in onda un rappresentante della legge (nel paese di Beccaria) che invoca la pena di morte; dando voce a chi senza prove accusa gli zingari di rapire bambini e propone di punirli deportandoli; censurando certe notizie per il fatto che per essere tali dovevano citare un partitucolo nazistoide...