mercoledì 24 giugno 2009

Minuteria urbana: recenzioni - 3

La terza la copincollo dal sito dell'Unità: in questo momento l'articolo è il primo risultato cercando "minuteria urbana" su Google.

Minuteria urbana, storie di lavoratori on the road. Altro che ronde
di Mariagrazia Gerina

«La sicurezza? Per me non sono le guardie, né le ronde, è quando stai bene, in equilibrio con il mondo. Noi da questo punto di vista cerchiamo di fare la nostra parte e ci ringrazia anche il commissariato», spiega, cercando con cura le parole, Claudio Celletti, 48 anni, lavoratore socialmente utile, mentre sullo schermo della Casa del Cinema, a Villa Borghese, scorrono ancora i titoli di coda. Parla di lui il film documentario che hanno appena proiettato nella sala. E di Matteo, Romanino, Stefano Cibak, Attilio. Persone come lui, «prodotti di borgata» secondo la loro autodefinizione, con un passato difficile alle spalle. E un presente utile, di lavoratori, grazie alla cooperativa Cantieri sociali, di cui Claudio è presidente, che ha restituito loro un buon motivo per condurre le giornate. Riparare una strada, ridisegnare le strisce a un parcheggio per disabili, sistemare il giardino di una scuola, rifare il la staccionata lungo il sentiero nel parco. Altro che ronde.

Dean Buletti, il regista, e Cinzia Gubbini, cronista de il manifesto, li hanno seguiti per le strade del quartiere Tuscolano, periferia Sud Est di Roma, in queste loro trame di lavoro quotidiano. E ne è venuto fuori un racconto corale di come può essere governata altrimenti che con le ronde una città. Titolo: «Minuteria urbana». Si chiama così la fattispecie amministrativa trovata per fare spazio, sulla scia della legge Bersani e di una delibera comunale che risale al 1997, a Claudio e agli altri nelle maglie della burocrazia che regola gli enti sociali.

«L'importante è avere la dignità di alzarsi la mattina e andare a lavorare... Facciamo tutto quello che gli altri non fanno», si raccontano i protagonisti del documentario lasciando che le telecamere spieghino il resto. L'attaccamento di Romanino il giardiniere al suo “decespugliatore”. La creatività con cui Massimiliano disegna strisce gialle sull'asfalto. Il passato da ballerino di periferia di Stefano. L'abilità manuale di Matteo, il fabbro. Il senso pratico di Claudio nel far quadrare i conti.

Come dire che il centrosinistra in Italia e a Roma qualche idea su come si difende la coesione sociale ce l'aveva. E qualche volta l'ha anche messa in pratica. Poi è arrivata l'ossessione della sicurezza. Alemanno è diventato sindaco di Roma, Maroni ministro dell'Interno. Sandro Medici, presidente del municipio nel quartiere Tuscolano dal 2001 (primo mandato Veltroni), resiste. Non solo lui, per fortuna. E il “modello” custodito nel suo e in altri territori a macchia di leopardo potrebbe ancora essere contagioso. «Abbiamo sentito tanto parlare di integrazione senza capire cosa fosse: ecco questo è un buon esempio», gli riconosce l'assessora capitolina Sveva Belviso, spettatrice entusiasta - almeno così dice - del documentario. Più cooperative, meno ronde. Potrebbe essere un bello slogan. Chissà se qualcuno se ne ricorderà.

23 giugno 2009

Minuteria urbana: recenzioni - 2

La seconda ora come ora "apre" l'homepage di Cinecittà news. Bisogna cliccarci su per leggere l'articolo intero, che copincollo qui sotto.

Una piccola utopia a Cinecittà
[di Stefano Stefanutto Rosa]

"Storie incredibilmente invisibili eppure sotto gli occhi di tutti, nelle nostre strade", così Dean Buletti presenta Minuteria urbana, il documentario che firma insieme a Cinzia Gubini. Le storie sono quelle tormentate e incasinate dei lavoratori cosiddetti socialmente utili della cooperativa Cantieri sociali, che opera nel X Municipio di Roma, una delle circoscrizioni più estese e densamente popolate della Capitale, lungo l'asse di via Tuscolana, e che include Cinecittà.

Sono uomini e donne segnati da vicende di carcere, droga, perdita di lavoro e salute, persone che cercano, con l'aiuto dei servizi sociali, di avere una vita normale. "E' importante avere la dignità di uscire la mattina e di andare a lavorare", sentenzia uno di loro, impegnati ogni giorno in piccoli interventi di manutenzione di strade, scuole, parchi del X Municipio. Sono loro a curarsi del territorio e delle sue strade, che li hanno visti crescere.



La cooperativa Cantieri sociali nasce nel 2003, come raccontano nel documentario i soci, quando alla scadenza del progetto annuale di assistenza, si presentano davanti al consiglio municipale per spiegare chi sono e occupano per protesta l'ufficio del presidente della circoscrizione, Sandro Medici. L'amministrazione riconosce il loro lavoro come utile e non oneroso e decide di affidare la piccola manutenzione del territorio, a condizione che venga costituita dai soggetti svantaggiati una cooperativa, che per la sua natura può ottenere appalti diretti dal Comune.

Claudio, alle spalle anni di carcere e vicende di droga, è il presidente della cooperativa, il creatore e l'animatore dell'intero progetto, colui che organizza le squadre di lavoro ogni mattina: "E' in carcere che mi sono formato come presidente, quando ho cominciato a partecipare a tutte le attività che venivano organizzate". Stefano, un padre americano morto nella guerra in Corea, ex comparsa in alcuni film e ex ballerino con Don Lurio, ora si occupa, dopo una lunga malattia, di segnaletica stradale
Francesca ha una figlia piccola da accudire dopo la morte del compagno, una persona con precedenti penali, e si occupa delle pulizie nei centri anziani. Matteo è un bravissimo fabbro, mestiere che ha ripreso a svolgere dopo essere stato espulso dal mercato del lavoro, quando aveva più di 50 anni. Dario è invece il più giovane della cooperativa, è un ragazzo che era seguito dai servizi sociali perché non riusciva a trovare la sua strada, né un lavoro.

Per Sandro Medici, presidente della circoscrizione, il documentario Minuteria urbana aiuta a capire quanto questo progetto di reinserimento sociale sia importante e come costituisca un modello da esportare in altre circoscrizioni.
"Nel raccontare queste diverse storie di vita abbiamo evitato il rischio di un'operazione nostalgica, magari ricorrendo a foto d'epoca, abbiamo invece preferito privilegiare loro condizione attuale, l'oggi e non il passato che comunque è presente nei loro volti - spiega Dean Buletti videomaker e giornalista, che dal 2004 collabora con il programma 'Chi l'ha visto?' (RaiTre) - Il nostro è un autentico racconto in presa diretta, non c'è stata alcuna preparazione, nessun piano di produzione, nessuna sequenza è stata ripetuta perché venuta male".
Cinzia Gubini, redattrice del quotidiano 'il manifesto', si occupa di temi sociali e ricorda come l'idea del documentario maturò due anni fa proprio quando l'agenda politica era dominata dall'emergenza sicurezza.

Il film non ha avuto alcun contributo pubblico, ma è stato realizzato tra gennaio e aprile 2008 nei ritagli di tempo e in modo volontario da una minitroupe composta dai due stessi autori. "E' un film precario, instabile perché affidato a pochi mezzi. Minuteria audiovisiva, appunto", sottolinea Buletti.

martedì 23 giugno 2009

Minuteria urbana: recenzioni - 1

La prima la copincollo ora che è visibile sul sito, ma è uscita su Il Manifesto di domenica:

TAGLIO BASSO | di Silvana Silvestri
DOCUMENTARIO
«Minuteria urbana», al lavoro nel quartiere modello

Domani alla Casa del Cinema di Roma il film di Dean Buletti e Cinzia Gubbini

La Decima, a Roma, è una circoscrizione particolare, una delle più estese, popolose. Ricca di iniziative grazie al suo presidente Sandro Medici: la prima a riconoscere il testamento biologico, il registro delle coppie di fatto, l'opportunità degli asili familiari (Tagesmutter), ai giovani nei locali del municipio è stata concessa una sala prove («Batti il tuo tempo») per i loro gruppi musicali. La vicenda raccontata in Minuteria urbana di Dean Buletti e Cinzia Gubbini è una storia che poteva succedere solo nella Decima: parla della cooperativa «Cantieri sociali» che svolge i piccoli lavori di manutenzione del quartiere nei parchi, strade, scuole, un'iniziativa venuta dal basso, poi accolta e inserita a pieno titolo nelle attività del municipio. La cooperativa è composta da persone che hanno avuto difficoltà nella vita, disagi di vario tipo e che attraverso questo lavoro ben organizzato hanno ripreso in mano le loro esistenze. Bei volti da cinema, non da film patinato, ma di quelli che raccontano storie vere. Negli anni '70 alcuni di loro sarebbero stati antichi romani, cascatori, pirati o cowboy negli studi di Cinecittà. La cooperativa ha sede lì accanto, nello storico Istituto Luce diventato municipio. Sono nati nel quartiere molti di loro tra cui Claudio, il presidente della cooperativa che è stato tanto bravo da creare quest'opportunità mettendo insieme persone seguite dai servizi sociali. Qualcuno ha perfino esperienza di spettacolo, è stato ballerino con Marisa Del Frate, «Franchino» Miseria, Don Lurio («'na sagoma»), con una storia personale che sembra inventata, padre americano morto in Corea, scappato dal carcere minorile e mandato tre mesi a Saigon («férmate, me ne vojo annà») e tornato grazie alla nazionalità italiana per incappare poi in un incidente che lo ha fatto finire sui libri di medicina. Chi è rimasto disocupato, chi ha avuto problemi di carcere, chi è un ex tossicodipendente o malato psichiatrico, c'è perfino un pugile da nazionale: il film che piacerebbe anche a Ken Loach ce li mostra nella loro intera dignità di persone che sanno ribattere con spirito e iniziativa ai colpi subiti. «La storia di questa cooperativa è affascinante, dice Sandro Medici, e anche un motivo di orgoglio per noi, ce la invidiano tutti. È uno strumento utile per la possibilità di intervento rapido ed efficace sul territorio e consente a persone che hanno avuto difficoltà di avere le loro soddisfazioni». Tutto è nato grazie all'iniziativa del presidente della cooperativa che in alcuni anni di lavoro, mettendo insieme con ordine carte e fatture, è entrato con i suoi un giorno in assemblea della circoscrizione per farsi riconoscere («voi chi siete? siamo i lavoratori socialmente utili»), hanno fatto una breve occupazione, si sono fatti sentire e sono infine stati accolti in pianta stabile. Raccontato con spirito dagli stessi protagonisti, accompagnato dalle musiche composte da una band del quartiere (i God) e del famoso jazzista Pasquale Innarella.

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Dopo un'anteprima privata, ci è stata scritta questa presentazione. Se l'avessi letta prima della proiezione, mi sarei grattato; l'ho letta poco fa e... wow, cazzo: Ken Loach, niente popò di meno!

venerdì 19 giugno 2009

un venerdì non come gli altri

Chi oggi compra"La Repubblica", trova allegato "Il Venerdì".
Chi ce l'ha, se apre a pagina 33, sulla destra troverà un articolo sulla "Cooperativa cantieri sociali" e sul mio (e di Cinzia) documentario su di loro (v. sotto).

Oggi sono a Foggia, ma sarei voluto essere anche a Ferrara.
E anche a Roma, vicino al mio pancione... manca un mese all'arrivo del Papocchietto... che periodo!

mercoledì 17 giugno 2009

comunicato stampa

Proiezione del film:
MINUTERIA URBANA
di Dean Buletti e Cinzia Gubbini
(documentario, Italia, 2009, 60’)

LUNEDI 22 GIUGNO ORE 10,00
CASA DEL CINEMA - SALA DELUXE
(Largo M. Mastroianni, 1- Villa Borghese, Roma)


Un mosaico civile, un’impresa sociale, una pratica politica


Il loro mestiere è mantenere il decoro urbano. Aggiustano pezzi di città, rendendola più vivibile: sistemano la panchina rotta, potano alberi e siepi, rimuovono i cartelli abusivi. Sono uno scudo contro il degrado e l’insicurezza urbana. Ma i lavoratori della cooperativa «Cantieri sociali», che opera nel X municipio di Roma, hanno alle spalle storie ai margini: qualcuno ha avuto esperienze di carcere, altri di droga, altri ancora hanno avuto seri problemi fisici o psicologici.

Il film li accompagna nelle loro giornate lavorative. Li vediamo riparare il cancello di un parco, potare gli alberi di una scuola, pulire i centri anziani del quartiere. Mentre cercano di far quadrare i conti o quando discutono e si confrontano. E, intanto, raccontano le loro vite e di come hanno conquistato il diritto al lavoro anche occupando il municipio. Storie a volte bizzarre, altre amare. Ma sempre storie vere di chi non si arrende.

Costituire la cooperativa non è stato semplice. Il municipio si è inventato la «fattispecie» della minuteria urbana: le commesse pubbliche invece di essere investite in mega-appalti scarsamente efficaci sono utilizzate per permettere ai Cantieri sociali di intervenire immediatamente, impedendo che un piccolo guasto si trasformi in un grande danno per il territorio e per chi ci vive.

Minuteria Urbana è un film di e su Cinecittà, intesa come quartiere. I suoi protagonisti, "facce da cinema", non entrerebbero neanche ai provini che oggi si svolgono in quegli studi. Sono una forza del passato ma senza nostalgie per il loro passato. Perché lo portano addosso sulle linee dei volti, sui calli delle mani che hanno rubato, sofferto, ma che adesso curano quel quartiere. Vengono da quelle strade e ora curano quelle strade. Per questo la videocamera, sempre a mano, li in/segue da vicino. Giorno per giorno, con il loro lavoro, mostrano una dignità che andava raccontata, a costo di sporcarsi le mani. Film a basso budget, con delle "sporcature", ma che fissa alcune sfaccettature di una Cinecittà altrimenti invisibile, tessere di un mosaico umano che mostra una città più decorosa.

giovedì 11 giugno 2009

invito



Ve ne avevo parlato un pò di tempo fa...
e ne parlerò ancora, appena ne avrò tempo e modo...
ma intanto siete tutti invitati

LUNEDI' 22 giugno 2009, ore 10
Casa del Cinema
(largo M.Matroianni, 1 - Villa Borghese)


proiezione del film
MINUTERIA URBANA
di Dean Buletti e Cinzia Gubbini


(documentario, Italia, 2009, 60')


L'invito è stampabile, copiabile, cumulabile, diffondibile, estensibile, riproducibile, fotocopiabile, faxabile, brevimanuabile.
La proiezione è gratuita, aperta a chiunque, ma in particolar modo saranno benvenuti distributori, produttori, buyers televisivi e affini.

giovedì 4 giugno 2009

il sostituto


"Un atto di violenza brutale, vile e inqualificabile, tanto più grave in quanto rivolto contro una persona che rappresenta una delle più alte autorità dello Stato a Verona". "Chi aggredisce il procuratore della Repubblica aggredisce lo Stato e quindi tutti noi".
(Flavio Tosi, sindaco di Verona, 2 maggio 2009).

Il procuratore capo di Verona Mario Giulio Schinaia, è stato aggredito a bottigliate da un minorenne che non gradiva le sue indagini sull'estrema destra veronese, fra le quali quella sulla morte di Nicola Tommasoli.

Quello nella foto è Flavio Tosi, dovrebbe essere il 1996 o giù di lì, il (sostituto) procuratore si chiamava Papalia e il giovane futuro sindaco manifestava così la sua solidarietà verso il magistrato, che indagava su estrema destra e tifo violento veronese.

Come cambiano i tempi. O meglio, come sostituiscono...