mercoledì 24 giugno 2009

Minuteria urbana: recenzioni - 2

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Una piccola utopia a Cinecittà
[di Stefano Stefanutto Rosa]

"Storie incredibilmente invisibili eppure sotto gli occhi di tutti, nelle nostre strade", così Dean Buletti presenta Minuteria urbana, il documentario che firma insieme a Cinzia Gubini. Le storie sono quelle tormentate e incasinate dei lavoratori cosiddetti socialmente utili della cooperativa Cantieri sociali, che opera nel X Municipio di Roma, una delle circoscrizioni più estese e densamente popolate della Capitale, lungo l'asse di via Tuscolana, e che include Cinecittà.

Sono uomini e donne segnati da vicende di carcere, droga, perdita di lavoro e salute, persone che cercano, con l'aiuto dei servizi sociali, di avere una vita normale. "E' importante avere la dignità di uscire la mattina e di andare a lavorare", sentenzia uno di loro, impegnati ogni giorno in piccoli interventi di manutenzione di strade, scuole, parchi del X Municipio. Sono loro a curarsi del territorio e delle sue strade, che li hanno visti crescere.



La cooperativa Cantieri sociali nasce nel 2003, come raccontano nel documentario i soci, quando alla scadenza del progetto annuale di assistenza, si presentano davanti al consiglio municipale per spiegare chi sono e occupano per protesta l'ufficio del presidente della circoscrizione, Sandro Medici. L'amministrazione riconosce il loro lavoro come utile e non oneroso e decide di affidare la piccola manutenzione del territorio, a condizione che venga costituita dai soggetti svantaggiati una cooperativa, che per la sua natura può ottenere appalti diretti dal Comune.

Claudio, alle spalle anni di carcere e vicende di droga, è il presidente della cooperativa, il creatore e l'animatore dell'intero progetto, colui che organizza le squadre di lavoro ogni mattina: "E' in carcere che mi sono formato come presidente, quando ho cominciato a partecipare a tutte le attività che venivano organizzate". Stefano, un padre americano morto nella guerra in Corea, ex comparsa in alcuni film e ex ballerino con Don Lurio, ora si occupa, dopo una lunga malattia, di segnaletica stradale
Francesca ha una figlia piccola da accudire dopo la morte del compagno, una persona con precedenti penali, e si occupa delle pulizie nei centri anziani. Matteo è un bravissimo fabbro, mestiere che ha ripreso a svolgere dopo essere stato espulso dal mercato del lavoro, quando aveva più di 50 anni. Dario è invece il più giovane della cooperativa, è un ragazzo che era seguito dai servizi sociali perché non riusciva a trovare la sua strada, né un lavoro.

Per Sandro Medici, presidente della circoscrizione, il documentario Minuteria urbana aiuta a capire quanto questo progetto di reinserimento sociale sia importante e come costituisca un modello da esportare in altre circoscrizioni.
"Nel raccontare queste diverse storie di vita abbiamo evitato il rischio di un'operazione nostalgica, magari ricorrendo a foto d'epoca, abbiamo invece preferito privilegiare loro condizione attuale, l'oggi e non il passato che comunque è presente nei loro volti - spiega Dean Buletti videomaker e giornalista, che dal 2004 collabora con il programma 'Chi l'ha visto?' (RaiTre) - Il nostro è un autentico racconto in presa diretta, non c'è stata alcuna preparazione, nessun piano di produzione, nessuna sequenza è stata ripetuta perché venuta male".
Cinzia Gubini, redattrice del quotidiano 'il manifesto', si occupa di temi sociali e ricorda come l'idea del documentario maturò due anni fa proprio quando l'agenda politica era dominata dall'emergenza sicurezza.

Il film non ha avuto alcun contributo pubblico, ma è stato realizzato tra gennaio e aprile 2008 nei ritagli di tempo e in modo volontario da una minitroupe composta dai due stessi autori. "E' un film precario, instabile perché affidato a pochi mezzi. Minuteria audiovisiva, appunto", sottolinea Buletti.

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