sabato 27 febbraio 2010

no al triciclo!


Ho visto anch'io la puntata di "Annozero" sulle droghe. E ho sentito un maestro, Mauro Pagani, ragionare come da un bel pò non ero abituato a sentire in tv. Val la pena (ri)ascoltarlo...

Vorrei provare a spiegare perché, secondo me, il ragionamento per cui chi comincia con le canne arriva "inevitabilmente" alle droghe pesanti è mal posto... Chi dice così, pensa anche che "tutte le droghe sono uguali". E dunque proibizionismo a 360° e così via reprimendo...

Se questo modo di pensare fosse giusto, allora, visto che il 100% di chi provoca incidenti stradali mortali ha cominciato da piccolo pedalando su un triciclo, dovremmo proibire la vendita di questo giocattolo.

O no?

giovedì 18 febbraio 2010

un saluto dalla fogna


"Fogna mediatica".
Così Rosario Minna, capo della Procura di Ferrara (successore di Sewerino Messina, in carica all'epoca dei fatti), ha definito il "processo bis" sui depistaggi e le irregolarità intervenute nelle prime (non)indagini sulla morte di Federico Aldrovandi.

Tra i quattro funzionari della Questura ferrarese imputati, uno è Paolo Marino, colui che quella tragica mattina parlò al telefono con la PM di turno Mariaemanuela Guerra, che non si recò sul luogo, secondo l'accusa su suggerimento (depistatorio) dell'imputato.

Nell'udienza del 16 febbraio scorso, entrando a gamba tesa e "non invitato" in un processo in corso, Minna ha rovesciato l'ennesimo carico di fango (anzi, di fogna) su Federico, i suoi famigliari, i suoi amici, e anche sulla stampa che si era occupata del caso.
Non commento il fatto in sè, ma rimando al blog della mamma di Federico, quel blog da cui è partito tutto, per il sottoscritto. D'altronde c'è pure una risposta della Federazione Nazionale della Stampa.

Quello che mi viene da ricordare, perché ormai del "caso Aldrovandi" ho solo belli e durissimi ricordi, è che la "fogna mediatica" la contribuiscono a creare altri:
- i procuratori capi delle procure che non indagano, che convocano improvvide ed improvvisate conferenze stampa per divulgare solo certe parti di consulenze d'ufficio, di fatto censurandone parti importanti e facendole passare per la parola Fine sull'indagine (la prima, condotta dalla Guerra, che abbandonerà per "motivi familiari" mai chiariti un paio di mesi dopo quella conferenza stampa)...
- i questori capi, che invitano i giornalisti ad incontri informali dove esprimono liberamente le proprie convinzioni ("tanto verrà fuori che è morto per droga"), pregandoli poi di non riportare certi discorsi; e che magari poi incontrano tutta la stampa e arrampicandosi sugli specchi rendono merito a chi ha smascherato in televisione la balla (anzi, la fogna) dell'autolesionismo...
- i capi dell'ufficio stampa di un corpo di polizia di un paese democratico, che telefonano perché i servizi su quel "poveraccio" forse ucciso da quattro agenti non vadano in onda...

- ecc. ecc. ma la "fogna mediatica" non la creano coloro che cercano la verità, e che la trovano; naturalmente non la verità giudiziaria, ma quella accessibile ai mezzi di cui dispongono: telefono, telecamera e microfoni, per esempio...

Queste cose le so, le ricordo benissimo, ne avrei anche le prove, se servisse.
Ma ormai quello che so io, quello che so fare col mio lavoro, non interessa più, non importa.

Ci sono ben altre fogne, caro procuratore capo, di quelle mediatiche.
Sono le fogne dove le voci libere non risuonano nemmeno.
E a me fanno molta più paura.

Perchè dentro, mi creda, ci si sente molto più soli...

giovedì 4 febbraio 2010

settimana bianca

Finalmente si parte!

URCA, andiamo a sciare!


Nei prossimi giorni ci potreste venire a trovare qui:

Oppure potreste vedere mamma e papà su una delle webcam delle piste...

Io invece passerò le giornate conoscendo un pò di bimbi qui.


Tanti saluti
e Buon Carnevale
dal capitano Raf Bù!

lunedì 1 febbraio 2010

un'altra maschera

Anche se il giorno "vero" del Carnevale è il Martedì Grasso, che quest'anno cade il 16 febbraio prossimo, pubblico questa immagine in esclusiva (clic per ingrandire).




E' la pubblicità di una banca, che ho trovato in un opuscolo in un ristorante a Pforzheim (Germania):
Il testo recita:
"La nostra promozione della cultura. Buona per gli uomini. Buona per la regione.
Cassa di Risparmio di Pforzheim."





Notate qualche somiglianza?