venerdì 29 dicembre 2006

Così tante persone da uccidere e così poco tempo!


A Benevento è in corso una mostra-itinerario nelle strade della cittadina, intitolata "C'era una volta un re. La fiaba contemporanea", patrocinata dal comune (a guida diessina). Sulla torre civica (e non sul campanile della chiesa di Santa Sofia, attenzione) campeggia l'opera di un giovane scultore fino ad oggi a me sconosciuto, Adrian Tranquilli (romano, seppur nato a Melbourne).



Il titolo dell'opera è "This is not a love song 4" e dev'essere anche un omaggio all'immortale canzone dei P.I.L. di Johnny "Rotten" Lydon...
Il numero 4 evidentemente è il segno che fa parte di una "collana": sul sito di una galleria d'arte infatti si possono trovare "This is not a love song 1"

e "This is not a love song 2"

che rappresentano rispettivamente un Superman e uno Spiderman emergenti da una parete bianca, oltre a un piccolo Uomo Ragno d'argento intitolato "The age of chance".



Qui di seguito alcune foto dell'opera esposta a Benevento prese dai siti di vari giornali locali e non:

Quest'ultima evidentemente mostra un'altra scultura (forse "This is not a love song 3"?), ma tant'è...

Ora, l'opera esposta ha suscitato le solite polemiche becere accese dai rappresentanti dell'intelligentsia locale: il solito prelato che ha indubitabilmente visto in quella figura nientemeno che il Diavolo; con lui i soliti politicanti locali, ignoranti e quindi fobici e censori del nuovo, del diverso, dell'ignoto: e non potevano certo mancare i bigotti della Margherita...
Ora, non sapete distinguere Batman da Daredevil* o da Devilman*, e passi.
Credete ancora al diavolo con le corna, e passi.
Dovreste rappresentare il meglio della vostra cittadinanza, e passi.
Ma essere così lontani dalla cultura contemporanea, dall'immaginario popolare degli ultimi cinquant'anni, così idioti da proporre la rimozione di una statua (bella o brutta è giudizio da lasciare a chi la osserva, se gliela lasciate osservare!)... che miseria.


*Giusto per farvi un'idea, questo è Daredevil (della scuderia Marvel, concorrente della D.C. Comics, che non vuol dire Dopo Cristo)

e questo è Devilman, personaggio di un manga di un grande artista giapponese:



...ma torniamo a Tranquilli, delle cui opere oggi mi sono intrippato:
Qui qualche considerazione sull'arte di Tranquilli.
Qui trovate notizie su una sua mostra attualmente in corso a Roma (fino al 27 gennaio): mi sa proprio che ci farò un salto, a questo punto!
Qui altre note sulla stessa mostra.

E qui trovate info per una collettiva a cui partecipa anche il nostro, sempre qui a Roma (fino al 18 febbraio).

Questa invece (me la sono dovuta andare a cercare sul sito di Amazon.com!), è la copertina di un catalogo di sue opere



Questa scultura, bellissima, è finita anche a fare da copertina a un libro, questo:

Raffigura un Wolverine di fronte ad un quadro alla Fontana: un doppio omaggio, un'opera che colloca Tranquilli in un panorama assolutamente contemporaneo (di oggi, "Inizi del Secondo Millennio") e che rende in una sola immagine un'idea precisa del contesto a cui l'artista appartiene.

E per finire, qui di seguito altre opere, il cui soggetto è evidentemente (quasi) sempre Batman:








Che dire? Batman Forever!, senza dimenticareRobin: Kapow!

Orcia l'oca!


Il sindaco di San Quirico d'Orcia, paesino al centro di uno dei paesaggi italiani più famosi (e un pò sputtanati) in tutto il mondo, ha preso carta e penna per scrivere una lettera di vibranti proteste alla Monsanto, famigerata multinazionale OGM, colpevole di aver utilizzato un'immagine simile a quella qui a fianco (presa da qui: clic per vedere quanto è stata maldestramente modificata in Photoshop!) nella homepage del suo sito italiano.

Ora, per carità: il sindaco avrà tutte le ragioni per voler tutelare le sue colline coi cipressi, il pecorino dop o il Brunello di Montalcino...
E lungi da me voler difendere una quasi indifendibile multinazionale come la Monsanto.

Ma utilizzare un'immagine suggestiva di una campagna riconoscibile come italiana nel sito di una ditta di diserbanti e sementi (senza entrare in argomento sui loro prodotti), non vedo come possa far diminuire la produzione di cinta senese, o peggiorare la qualità dell'extravergine DOP di quelle parti!

E' un pò come se i coltivatori di pini norvegesi scrivessero alle banche italiane (note trafficanti d'armi) perché hanno osato mettere un albero di Natale nella loro homepage, oppure come se Margherita Hack s'incazzasse con un sito di oroscopi che mette una nebulosa in homepage, oppure come se andassimo a vedere con che immagini si pubblicizza la pagina di Eni Nigeria...

Una modesta proposta: la Monsanto potrebbe prendere qualche suggestiva immagine da questo sito o ingaggiare i suoi animatori per una nuova... campagna d'immagine.

mercoledì 27 dicembre 2006

sCars


A Roma si dice "Il più pulito ci ha la rogna", versione borgatara dell'evangelico "Chi è senza peccato scagli la prima pietra"...
Quelli di Repubblica, che ci hanno la faccia come il culo, pubblicano un articolo che merita di essere ricopiato paro-paro:

Dai promotori finanziari ai maestri di sci fino ai diplomatici:
un'inchiesta di Quattroruote svela tutti i trattamenti di favore
Sconti: ecco i raccomandati
Si arriva oltre il 25 per cento


Dalla Opel alla Fiat, passando per Ford e Renault: ci sono tutti nella corsa ai cosiddetti "sconti speciali": lo rivela un'inchiesta pubblicata dal mensile "Quattroruote", che svelato tutti i segreti sui trattamenti di favore delle Case automobilistiche a categorie professionali e aziende.

L'elenco è lunghissimo e c'è davvero di tutto. Si comincia dalle promozioni riservate alle famiglie numerose (quelle formate da almeno sei persone, rappresentate in Italia dall'Associazione nazionale famiglie numerose) a cui Fiat e Ford riservano sconti che vanno, per esempio, dal 14% per una Fiat "Multipla Natural Power" al 24% per la Ford "Mondeo".

Ma non è tutto: Renault riserva sconti dal 13 al 24% agli agenti di commercio; le autoscuole ottengono da Opel fino al 26%, mentre Volvo sconta anche il 12% ai promotori finanziari. Tra le categorie beneficiate dal maggior numero di case automobilistiche ci sono i tassisti, i disabili e il personale diplomatico con passaporto di servizio.

Non mancano le curiosità: Ssangyong riserva un ribasso dal 10 al 13% (secondo il modello) agli agriturismi, mentre Fiat, Alfa Romeo e Lancia offrono sconti elevati ai maestri di sci.

(20 dicembre 2006)


Peccato che l'articolo "dimentichi" di citare una categoria, una a caso: i giornalisti. Che dalle case automobilistiche in Italia hanno sconti medi dal 13-15% in su. Evviva l'onestà intellettuale.

venerdì 22 dicembre 2006

mi è semblato di vedele un... glillo!


Oggi clicco come tutti i giorni sul blog di Beppe Grillo, e qualcosa mi salta subito all'occhio: l'immagine usata per illustrare il suo post odierno mi era familiare... infatti è la stessa identica che io usai in un vecchio post (21 luglio scorso), sempre sullo spionaggio Telecom! Buffo, no?

giovedì 21 dicembre 2006

Ce l'ha fatta (non da solo)


Ha finito di soffrire, Piergiorgio Welby. Un'oretta fa l'annuncio.

«Morire dev’essere come addormentarsi dopo l’amore, stanchi, tranquilli e con quel senso di stupore che pervade ogni cosa», aveva scritto sul suo blog.

La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.

Diceva Fernando Pessoa: perché poco fa ho letto per caso la notizia sul sito di un giornale locale di Ferrara, presa dal Resto del Carlino, che come il Giornale e altri, non partecipa allo sciopero dei giornalisti...
Ma la conferma viene dal sito dell'associazione Luca Coscioni.

P.S. Beh, Babbo Natale, allora me stai a dà retta, eh! ;-)

P.P.S. Correzione pomeridiana: il titolo originario del post era "Ce l'ha fatta da solo", prima della conferenza stampa pareva che la morte fosse arrivata senza intervento umano. Invece ora pare che Welby abbia ottenuto quel che chiedeva: l'aiuto di qualcuno che staccasse la spina. Per spegnere la macchina che artificialmente lo faceva respirare.

martedì 19 dicembre 2006

Una letterina a Babbo Natale...e una velina a Prodi!


Caro Babbo Natale,
non ti volevo offendere con il mio post del 13 novembre. So che ti fai un culo così e neanche i no-global si ricordano di te quando gridano contro la Coca-Cola che sfrutta i suoi lavoratori!

Se non ce l'hai con me e non mi calerai la notte del 24 dai tubi dei termosifoni con un sacco di carbone, di cui non saprei che farmi, avrei una lista di desideri da esprimerti:

Per come stanno messe le cose a Ferrara, arriveremo vicini alla Pasqua prima di sapere se ci sarà un processo o no.
E se eventualmente sarà un processo con rito ordinario (e pubblico), per omicidio preterintenzionale (pena da 10 a 18 anni) o per omicidio colposo (pena da 6 mesi a 5 anni); oppure se la difesa nel caso opterà per il rito abbreviato, dunque a porte chiuse e con pene ridotte di un terzo.
Ma se anche l'anno nuovo ci portasse una richiesta di archiviazione, un'assoluzione piena o comunque una condanna che non li vedrà scontare un solo giorno di carcere (che non auguro a nessuno: per me le abolirei, ma questa è un'altra questione), caro Babbo, fai in modo che quei quattro abbiamo modo di pensare ai Natali che la famiglia Aldrovandi avrebbe potuto passare, se quel 25 settembre fossero intervenuti come si deve.

Alle persone che non sono felici di passare il solito Natale in famiglia, ricorda loro che possono non farlo.
Alle persone che sono felici di passare il solito Natale in famiglia, buon per loro.

A chi crede in te, in Dio, in Allah, nella fusione fredda, nel riconteggio delle schede bianche, o nel suo tritatutto (un consiglio per gli acquisti: clicca qui per trovare il regalo adatto a chi ti fa girare le palle!)... porta in regalo, ogni tanto, un dubbio: non è che vivendo per il proprio paradiso postumo, spesso fanno della vita altrui un inferno presente? D'altronde ognuno ha i paradisi che si merita...

A chi ha rotto i coglioni persino a Ikea perché non vende presepi, visto che sicuramente ce ne hanno già uno in casa, porta un altro presepe e poi guarda la faccia che fanno. Quando gli porgi il foglietto delle istruzioni.
Ad Anna La Rosa, sospesa per sei mesi dall'Ordine dei Giornalisti del Lazio, ma che va ancora in onda col suo pornosalotto dove i politici non si vergognano di farsi fare soffietti neanche tanto metaforici (vero, Piero Fassino?), porta un frustino di pelle nera: se non sa che farsene, darà sicuramente argomenti più coinvolgenti ai suoi telespettatori...
A Berlusconi porta un cuore nuovo, che funzioni.
A Prodi non portare niente, tanto se lo prenderà con la prossima finanziaria.
A Casini porta un frustino di pelle nera, quello di Fini.
A chi aspetta l'anno nuovo perché spera che le cose migliorino, porta il coraggio di guardarsi indietro con rabbia.
A chi non si aspetta niente di buono, dal prossimo anno con più tasse, più immigrati, più inquinamento, più rotture di coglioni, porta come nuovo vicino un evasore totale della Brianza che gli parcheggia tutti i giorni il SUV davanti al cancelletto di casa. E all'evasore totale della Brianza portagli un esattore, perché non se ne vede mai in giro uno.

Per quelli che il 25 dicembre è un giorno come un altro,
per quelli che sei in gamba perché non ti candidi in politica,
per quelli che meglio Santoro di Ballarò,
per quelli che il campionato è falsato,
per quelli che il polonio lo darebbero a palate alla suocera, al capufficio, al collega più giovane e bravo, ai musulmani e a tutti quelli che gli stanno sulle balle,
per quelli che destra e sinistra son tutti uguali: a tutti loro porta un biglietto con su scritto "Hai ragione".
Sarà il più bel regalo della loro vita. Uno dei pochi.

Per quelli che non hanno niente, non gli portare niente, neanche l'ipocrisia di chi ci pensa di più a Natale.

A quelli che hanno perso un amore, una scarpa, un Clay Regazzoni, una puntata di Lost: fagli trovare sotto l'albero quello che gli manca di più - non quella cosa lì, non quella persona che se n'è andata e che non torna comunque, ma quel pezzo di loro che si è staccata un pò di tempo fa.
A quelli che hanno vinto, che hanno avuto fortuna, che trovano parcheggio, che sono guariti, che hanno avuto culo, porta loro l'ignoranza. Che non sappiano mai quanto sono minoranza.

A Welby porta una dolce morte senza sofferenza; a chi è contrario a staccargli la spina non portare sofferenza, dolore, o addirittura morte: mi basta un piccolo malditesta. Ma le aspirine gliele requisisco io.
A Natascha Kampusch, tornata oggi in tv ingrassata e imbruttita rispetto a quando era appena uscita dalla cantina, le chiavi di un'altra cantina dove rinchiudersi e per non rompere più le balle con la sua famiglia.
Alla Franzoni, un pigiama nuovo.
A Taormina, gli originali della sua perizia psichiatrica per cui ha mollato la Franzoni.
Alla famiglia di Ilaria Alpi, gli originali dei documenti che Taormina ha insabbiato per non far venir fuori la verità sulla morte della giornalista. Che non era più coraggiosa delle altre, è che al TG1 ti danno una scorta migliore (e che costa di più).
Ai giornalisti italiani col tesserino un bel contratto nuovo nuovo, che senza certe firme non sai a chi dare la colpa.
E che non si debbano più vergognare del loro mestiere, se lo fanno.

A quelli che vogliono diventare famosi in TV senza saper fare un cazzo, porta due lauree da 110 e lode, abilità di prestidigitazione, funamboliche e di contorsionismo, forza erculea e aspetto apollineo, un pò di raccomandazioni e le amicizie giuste, così poi ci fanno una figura peggiore e non solo loro.
A quelli che vogliono rimanere se stessi, falli diventare famosi.

A tutti quelli che non ne possono più dei Telethon, della solidarietà via sms, con carta di credito,
a tutti quelli che non sopportano più chi si lamenta che non ci ha una lira e va allo stadio, segue le trasferte, compra i gadgets, si abbona a SkyCalcio,
a tutti quelli che non ce la fanno più dei cinepanettoni e di chi ne parla, di chi li fa anche se è di sinistra,
a chi non vuole le discariche, le centrali a carbone, gli anelli ferroviari, le targhe alterne
porta
una fetta di salame condivisa con uno sconosciuto sulla porta di casa,
un pallone di carta e scotch in quei corridoi delle medie,
una pellicola di Stanlio e Ollio al cinemino dell'Oratorio,
una biciclettata in campagna,
un ricordo pulito. E la forza di pulire intorno a sé.

Caro Babbo Natale, agli amici che sì, sì ci vediamo e poi non ti invitano mai,
ai colleghi che ti danno pacche sulle spalle e appena le giri spettegolano di te,
ai parenti che si fanno vivi una volta l'anno e chiedono se va tutto bene,
a quelli che non ci riescono, ad essere più buoni,
porta qualche altra occasione. E la capacità di approfittarne.

A tutti quelli che ho dimenticato: ci siete anche voi, in questa lista: rileggetela...

Buone Feste e all'anno prossimo!

giovedì 7 dicembre 2006

Pif!


Persone informate sui fatti, p.i.f. per le procure. Sono i testimoni, le persone che hanno assistito ad un crimine orribile, ad una uccisione e non riescono a far finta di niente.
Che trovano il coraggio in una forza morale che non ti viene dall'età, dal colore della pelle, dal dio in cui credi (e che permetterebbe certe atrocità) o non credi.
E che parlano, e raccontano a un giudice, a chi cerca la giustizia in questa vita.

Come Anne Marie, la donna camerunense testimone del pestaggio mortale di Federico Aldrovandi da parte di quattro poliziotti.

E come il ragazzino di Barrafranca, testimone delle violenze sessuali e del rapimento di Francesco Ferreri da parte dei suoi assassini, a cui Beppe Grillo ha dedicato questo post. D'obbligo segnalare anche il bell'articolo del Corriere della Sera citato da Grillo qui.

E ancora una volta la testimonianza di una persona "diversa" per colore o per età, mi fa vergognare di certi miei concittadini "normali", che pregano e non vogliono pagare le tasse, che stanno già pensando ai regali di Natale (cioè a quanto spendere per dimostrare a qualcun altro il loro affetto) e che per i pedofili vorrebbero la castrazione chimica e osannano il papa che stabilì la regola per cui i preti pedofili vengono semplicemente cambiati di parrocchia... quelli che non vogliono problemi dentro il recinto della loro famiglia, ma che sono loro il problema di se stessi e di questo paese. Buone feste, brava gente!