mercoledì 3 ottobre 2007

labambinazingara


Ho appena scoperto l'esistenza di questa signora, che si chiama Mariella Mehr. Non ne sapevo nulla fino a qualche minuto fa e non ho tempo di leggere il suo sito, di vedere l'intervista che le ha fatto Rainews24, di leggere approfonditamente del genocidio culturale organizzato in Svizzera da Pro Juventute ai danni degli Jenisch...
ma voglio almeno trovare un suo libro e leggerlo prima possibile.
Sono sconvolto: mi ricordo quando andavo a scuola, in Svizzera, le raccolte di fondi per Pro Juventute (dopo il 1976, nda).
Questa organizzazione, o meglio l’opera assistenziale «Bambini della strada», dal 1926 al 1973 (1973!) ha lavorato, d'accordo con le autorità pubbliche, a rastrellare i figli degli zingari, toglierli dalle famiglie, recluderli in istituti totalizzanti e dar loro nuovi nomi ed una educazione tesa a toglier loro di dosso qualunque "germe" di nomadismo...
Altro che zingari che rapiscono i bambini: qua si rapivano i bambini agli zingari!

1 commento:

Anonimo ha detto...

la stessa cosa che si fa coi bambini di ogni paese, li si toglie dalla strada, li si sottrae all'influenza dei genitori, li si induce a credere che la loro cultura popolare sia retrograda e incivile e li si trita per farne hamburger
(another brick in the wall)