lunedì 29 ottobre 2007

i did it (my way)


Stremato come Dorando Petri all'arrivo della Maratona olimpica del 1908, posso dire: "ce l'ho fatta"... il mio filmato sul caso Aldrovandi, dopo un rinvio di una settimana, e senza particolare pubblicità, è andato in onda stasera. Spero che, oltre che da un numeroso pubblico, tra il quale mi auguro ci sia qualcuno di nuovo che si incuriosisca di conoscere meglio questa storia, il filmato sia stato visto da... "chi di dovere".

Il 29 novembre prossimo, la prima vera udienza del processo: inizieranno a sfilare i testimoni. Il sottoscritto è compreso nel lungo elenco, come teste "de relato": vuol dire indiretto, correlato, riferito; che ha sentito testimoni diretti del fatto e ne ha riportato (in parte) il racconto (o più spesso, il non racconto, nda)...
questo potrebbe creare un conflitto tra il dovere civico di collaborare con la giustizia (non credo con sostanziali apporti alla vicenda processuale) e il diritto di cronaca (credo con qualche speranza di poter ancora cercare una verità più ampia): non nascondo l'imbarazzo di aver sentito il mio nome pronunciato da un giudice in un processo (in questo processo), ma proprio per questo sono sereno sull'importanza di seguire, quanto più da vicino possibile, l'evolversi di questa storia e di poterne rendere conto al pubblico (del mio programma televisivo e non).



P.S. Su questo blog non saranno tollerate le violente prese di posizione colpevoliste che a volte capita di leggere su quello dedicato a Federico dalla sua famiglia. Che soffre, indiscutibilmente, da oltre due anni. Che ha affrontato una battaglia che sembrava impossibile, per arrivare a un processo che arrivasse a definire una verità sulla morte del figlio. Ma che non merita che nessuno, in nome o peggio per conto di Federico e dei suoi, dimentichi i principi di civiltà e costituzionali di questo paese per sfogare istinti di vendetta. Il processo comincia ora, e scriverà la sua verità solo alla fine. Qualunque essa sia, a me interessa meno che quattro poliziotti vadano in galera, di quanto importi capire e raccontare come e perché è potuto succedere tutto questo: e parlo di tutto quanto ha causato ma forse soprattutto seguito la morte di questo diciottenne. Parlo anche di colpe che forse i codici della giustizia non prevedono nemmeno gli strumenti perché vengano definite e sanzionate...

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Dean
grazie per il tuo servizio .
Spero che tanta gente abbia assistito alla trasmissione. Lo merita Federico. Lo merita la sua bella famiglia e lo meriti tu che tanto ti sei dato e ti dai da fare per far conoscere questa tristissima e dolorosissima storia.
Il processo e' lungo. Speriamo tutti di rivederti presto.
Grazie ancora e buonanotte.
Patrizia.

Anonimo ha detto...

Secondo il tuo servizio la testa camerunense cambia versione perchè tranquillizzata dalla PM di allora... tesi suggestiva

Anonimo ha detto...

Sintesi e chiarezza...non facile
in pochi minuti di servizio raccontare una storia così complicata e ancora piena di interrogativi, lunga ormai 2 anni.
Chiarissimo invece il servizio, senza possibilità di fraintendimenti. Grazie, Dean
Susi

Anonimo ha detto...

Ciao ho visto il servizio di chi l'ha visto su la morte di Federico Aldrovandi, e non ho resistito dopo aver letto il tuo blog a raccontarti la storia di mio padre. Per tutti i dettagli ti rimando al link delle reti invisibili e al sito del comitato nato dopo la sua morte: http://www.comitatogiuseppecasu.it
http://www.reti-invisibili.net/giuseppecasu/indices/index_649.html

Questo affichè più persone sappino che MIO PADRE, GIUSEPPE CASU che doveva compiere 60 anni E' MORTO IL 22/06/06 NEL REPARTO DI PSICHIATRI A DI CAGLIARI DOPO UN RICOVERO IN REGIME DI TSO DURATO 7 GIORNI CHE HA TRASCORSO INTERAMENTE PESANTEMENTE SEDATO OLTRE CEH SEMPRE LEGATO MANI E PIEDI AD UN LETTO DI CONTENZIONE.
Le indagini preliminari si sono appena concluse: due avvisi di garanzia per primario e medico che lo avevano in cura con l'accusa di omicidio colposo, poi è trapelata la notizia che le parti anatomiche prelavate dall'autopsia fatta a papà sono spariti quelli consegnati agli specialisti nominati dal pm, con tanto di certificazione appartenevano ad un uomo morto si per embolia ma causata da un tumore.
Ti ho riassunto brevemente la storia ma i rimandi sono essenziali tante vicende si intrecciano nella storia di mio padre e molti sono i punti ancora oscuri.
Ma ora mi presento e saluto brevemente sono Natascia ho 27 anni e da subito ho indagato silenziosamente per avere risposte e capire facendo ovviamente i passi di legge e grazie all'aiuto del comitato nato dopo la morte di mio padre abbiamo attirato persino l'attenzione di due sentori che hanno presentato due interpellanze, ora i miei legali hanno presentato un altro esposto.
A presto Natascia.

Anonimo ha detto...

Ciao Dean,
servizio chiaro e preciso !
Dici bene, che arrivi a chi deve arrivare!
Noi aspettiamo Giustizia, non vendetta, dopo due anni di silenzi ed omissioni conclamate!
Grazie di esserci

Rolando

Dean ha detto...

@Cannigo:

"Allora" era il 16 giugno 2006, come dicevano chiaramente il sottotitolo e il testo.
Il PM è cambiato tra marzo e aprile...
oltre che - diciamo- "maliziosetto" sei spesso poco attento: se qualcuno mette on-line il filmato, potrai rivedertelo con calma! ;o)

Dean ha detto...

@Natascia:
ho dato un'occhiata molto (troppo) veloce al sito, e a grandi linee mi sono fatto un'idea della vicenda.
Mi dispiace moltissimo per voi, deve essere terribile.

Per come funzionano i TSO e per come funzionano le strutture psichiatriche in Italia, il vostro è un caso purtroppo non del tutto eccezionale, o meglio lo è nei "risultati" ma non tanto nello sviluppo...

Non so se può essere utile, ma potresti provare a contattare la redazione di "Chi l'ha visto?" (o di altri programmi TV) direttamente tu. Da quando proposi il caso di Federico, che potei trattare con mille difficoltà, non è più passata una mia proposta "indiretta"! Primo perché non è il mio ruolo, secondo perché è il programma nel suo insieme che affronta le storie...

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Dean, questa volta non ci siamo capiti, nel tuo servizio riporti le dichiarazioni di una persona che cambia versione in seguito ad un colloquio avvenuto il 19 febbraio 2006 con la PM Guerra che prima di allora non aveva sentito il bisogno di ascoltare i testimoni.
Nel tuo servizio una voce femminile riferisce le parole della teste nelle quali asserisce che dapprima aveva paura e poi la Guerra ("lei") la rassicura che i poliziotti non le fanno niente... a quel punto la Tsagueueueuaa comincia a dormire male, si rivolge a Don Bedin che le suggerisce l'uso di un avvocato e finalmente con l'avvocato torna dalla Guerra e "spiffera "tutto""... ce stanno a cojionà?

Dean ha detto...

@Cannigo:
allora ti sei visto non un altro filmato, ma proprio il film che ti vai costruendo dentro il cervello chissà da quanto tempo...

L'ho fatto io, l'ho scritto diretto girato montato tagliato difeso dai tagli proposto lottato per la sua messa in onda, coccolato come un figlio alla comunione, portato fisicamente in giro IO, quindi saprò cosa ho scritto-letto-montato-eccetera... o no?

Quelle parole sono alcune frasi (riassunte) dal verbale di Anne Marie del 16 giugno 2006 (pagine 21 e seguenti del documento Word pubblicato sul blog da Patrizia), e il "lei" è rivolto da A.M. al PM Proto.

Te se sta a cojonà er cervelletto, bello mio!
Pubblica sto video e famola finita, vah! ;o)

Anonimo ha detto...

Ciao Dean
grazie per le tue parole.
Sono d'accordo sul fatto che la vicenda di mio padre non è purtroppo un fatto isolato e per questo penso sia importante che più persone sappiano affinchè la stessa sorte non possa ricapitare a nessun essere umano, ho la speranza che tutto questo possa servire almeno a migliorare le condizioni di vita di coloro che necessitano di questo servizio, perchè qualsiasi verità e/o sentenza non potrà ridare la vita a mio padre ma se da questo si riuscisse a trarre un vantaggio per chi è in vita forse la sua morte non sarà inutile.
Per quanto riguarda la trasmissione di Chi l'ha visto avrei dovuto pensarci prima dato che anche se non sono ancora state rese pubbliche ho delle foto che documentano il prima e il durante il tso con tante facce che vedo quotidianamente e nessuna ha avuto il coraggio di venire da me e dall'avvocato. Solo uno ha parlato pubblicamente dicendo che mio padre era stato trattato peggio di un delinquente e con modi molto violenti solo che per legge non si può riportare una testimonianza altrui seppure c'erano tante persone presenti, ma non ha avuto il coraggio di confermare il tutto di fronte all'avvocato, hanno paura!
Il giorno il tso era stato organizzato dalla mattina presto pensa che hanno fatto in tempo ad avvisare giornalista e fofografo ma noi familiari solo dopo che il tutto era compiuto...
Comunque grazie per il suggerimento ti dico comunque che ad una trasmissione ho deciso di non partecipare in quanto non concordavo col fatto che volessero trattare solo come mala sanità, report quando ha saputo che avevo rilasciato un unica intervista per la vita in diretta che non avevo conttato io e a cui partecipai in quanto c'era il silenzio più assoluto sulla vicenda, mi hanno detto che non potevano occuparsi di tutti i mali di questo mondo.
Ora tramite una persona stiamo provando a contattare un'altra trasmissione sempre rai che potrebbe trattare il caso in tutte le sue sfaccettature, speriamo bene perchè ancora la vicenda nonostante il quotidiano di Liberazione sia stato sempre disponibile a trattare il caso, ancora non è uscito dal confine isolano.
Ti terrò informato se ti va a presto Natascia

Dean ha detto...

@Natascia:

purtroppo il palinsesto televisivo è quello che è, tanti canali, tantissimi programmi ma sembra non ci sia mai spazio per tutte le storie, o per certe storie...

vige anche una regola non scritta che potrebbe apparire cinica ma che ha ragioni pratiche: nella stessa azienda, per correttezza tra "colleghi" si cerca di non "sovrapporsi" troppo, di evitare "doppioni"... anche se poi ogni programma, anzi ogni autore, affronte le storie da punti di vista e con "tagli" diversi... ma il discorso si farebbe lungo, e scivoloso...

comunque uno degli autori di "Chi l'ha visto?" è sardo: magari un occhio di riguardo in più lo puoi trovare :-) ...

storie...proprio oggi è arrivata la notizia che a Zoran, grazie al nostro interessamento, è stato dato un cognome: non quello di Tuvoni, come lui sperava, ma Satta, quello della strada di Cagliari dove vive col suo carrello della spesa... vedi qui: http://www.chilhavisto.rai.it/CLV/misteri/2006-2007/TuvoniZoran.htm

Anonimo ha detto...

Dean
il tuo discorso è molto chiaro anche per me che non sono di certo del settore e poi diciamola tutta per loro non era più uno scoop, mi è dispiaciuto solo il modo con cui me lo hanno comunicato mi sarebbe bastato un semplice no!
Comunque non ho intenzione di fare polemiche sono del parere cha alcune cose vanno come devono andare solo che trovo strano che due trasmissioni della stessa azienda abbiano agito diversamente una che non ti cito non mi va è dispostissima a trattare il caso nonostante alcuni tentennamenti iniziali l'altra non ha avuto a mio avviso un tatto che mi aspettavo in quanto fa parte comunque di una uttenza pubblica e io ne faccio parte!
Riffletterò sui tui consigli e chissà... ora però aspetto notizie e se non saranno positive magari disturberò anche chi l'ha visto.
Ti ringrazio per la tua pazienza e sappi che non amo giudicare il comportamento altrui rispetto le scelte di tutti è ovvio che ci credevo e che ci sono rimasta male perchè inizialmente mi avevano fatto capire che se ne sarebbero occupati e io personalmente sono una persona che non ama illudere nessuno e molto schietta per cui apprezzo la schiettezza.
Ecco ora l'ho detto e finisco pure
sono contenta che Zoran abbia finalmente un cognome ricordo ancora il servizio.
Spero nel prossimo commento di darti notizie positive e di non essere polemica
Ciao
Natasciak

Anonimo ha detto...

Dean
volevo scusarmi per il mio sfogo inopportuno, soprattutto trattandosi di tuoi colleghi. Spero che tu abbia capito. Avvolte sono troppo polemica!
Ho appena letto il nuovo post del blog della famiglia Aldrovandi e non ci sono parole per quello che hanno riportato su un fatto accaduto dopo la fine del processo.
Auguro a te e tutti i visitatori di questo blog buona notte
Ciao Natascia

Anonimo ha detto...

PUBBLICO MINISTERO - Come mai non ha detto queste cose che dice Oggi?
TSAGUEU ANNE MARIE - Le ho dette la seconda volta.
PUBBLICO MINISTERO - Perché?
TSAGUEU ANNE MARIE -- Perché io avevo mio figlio piccolo che aveva già visto questa situazione qua e non lo tiravo, poi avevo a fare ai Poliziotti-
PUBBLICO MINISTERO - Aveva?
TSAGUEU ANNE MARIE - Avevo a fare ai Poliziotti, che comunque il mio permesso di soggiorno da rinnovare non voglio guai, per questo non ho detto quel giorno, comunque l'ho già ribadito...
PUBBLICO MINISTERO - Sì, sì, no, no. Siccome il Giudice non lo sa, poi è bene che... ecco, ma non 1 ' ha detto neanche la seconda volta davanti alla, davanti ad un Giudice donna, si ricorda?
TSAGUEU ANNE MARIE - Non sapevo neanche che era Giudice, comunque non lo dicevo perché non volevo raccontare, avevo a fare con i Poliziotti...
PUBBLICO MINISTERO - Quindi?
TSAGUEU ANNE MARIE - Non mi ritenevo di potere dire certe cose, attaccarli, però—
PUBBLICO MINISTERO - E poi invece lo dice, come mai cambia...?
TSAGUEU ANNE MARIE - Io lo dico perché alla fine dico, vai lì dentro, ti fanno le domande, che ti fanno girare, mi sento male ogni tanto. La prima volta no, la seconda mi sono sentita male, e la terza, quando lei mi richiama, tira in ballo mio figlio. Allora se lei tira in ballo mio figlio diceva delle cose, io non, posso andare a dire no, no, no, perché comunque nella stessa paura che lei mi dice no tranquillizzati che comunque non ti fanno niente.

Anonimo ha detto...

il "lei" è riferito alla Guerra

comunque non sei tenuto a capire, sei un giornalista :-)

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
stefania ha detto...

Ciao carissimo
sono stefania la mamma di Renato e' bello vedere che nel mondo esistono persone come te, capaci di dare e provare sentimenti per tutti indistintamente.
Per tutti volevo dire senza pregiudizi, il 17 ci sara' una manifestazione a Genova contro la proposta fatta da Di Pietro e Mastella, ho detto ad Haidi che io saro' a suo fianco.
Sai i figli sono nostri e sono stati tutti crudelmente uccisi, con amore infinito e sempre per loro pronte a combattere, madri e donne per Roma citta' apeta.
FEDERICO CARLO RENATO DAX VALERIO ANTONIO e tutti gli altri, basta con le infamie la verita' e' un diritto dovuto.
SEMPRE CON TANTO AMORE E RABBIA CIAO RAGAZZI

stefania

Anonimo ha detto...

Cara Stefania
sono Natascia, condivido le tue parole in pieno.
Il 17 non ci sarò fisicamente ma col cuore di sicuro.
E' bello vedere quello che fatte per gli altri nonostante il vostro dolore sia indescrivibile perchè soppravvire ad un figlio secondo me deve essere terribile, una prova difficilissima.
Continua così, con immensa stima e affetto
Natascia

Anonimo ha detto...

Natascia nel leggerti il mio cuore si e'colmato d'affetto, hai l'eta' di Renato e vedere in te quell'amore .la forza la schiettezza, il desiderio di andare avanti, malgrado la vita sia a volte matrigna e' stato per me fonte di gioia.
Sai queste prerogative erano anche di mio figlio, anche per lui la vita in precedenza non e' stata sempre benevola, per vicissitudini familiari, ma con il suo bel sorriso l'ha sempre affronata con il grande desiderio di realizzare i suoi sogni.
Che poi erano la laurea in primis, desiderio di pace nel mondo, amore per tutti i popoli oppressi,e da qui giustizia ed uguaglianza e dignita' per l'essere umano, solo uno ha fatto in tempo a realizzare la laurea.
Per questo io come mamma t'invito ad andare avanti sempre cosi' bella come sei ed orgogliosa di esserlo
stefania

Anonimo ha detto...

Grazie Stefania anche per me le tue parole sono una gioia! Quindi Renato aveva 27 anni, e pensare che prima di leggere il post di Patrizia non sapevo nulla suo tuo figlio.
Scusa Dean se utilizziamo questo post per comunicarci la nostra solidarieà reciproca ma so che parirai.
Stefania se vuoi contattarmi anche alla mia posta elettronica personale anche solo per scambiarci qualche pensiero ti mando la mia mail:
ste.naty@alice.it
e la mail del comitato che controllo periodicamente:
com_sgc@yahoo.it
Ciao Stefania sempre vicina a te
a presto nei blog e/o via mail
Natascia

Anonimo ha detto...

Dean ma per postare potevi farlo un po' piu' facile, non sai che esistono madri imbranate?
Natascia grazie ho preso la mail ci sentiamo presto
un abbraccio a te a mamma
stefania
ops anche a Stefanuccio