mercoledì 24 ottobre 2007

stamo a ffà er cinema


E' morto ed aveva solo due mesi.
E' morto sulle rive del Tevere, a pochi passi dalla Factory occupata, un laboratorio sociale su Via Riva Ostiense.
Questo bimbo si chiamava Francesco e muore in una notte freddissima qualsiasi, nella tenda posizionata a pochi passi dalle acque del Fiume. Con lui c'erano i genitori, giovanissimi, una famiglia Rom rumena che "abitava" sulle sponde del fiume insieme ad altri rom, come tanti delle migliaia di rom che vivono nelle baraccopoli improvvisate nei parchi della città, nelle zone meno battute della capitale.

Qui il sito della Factory.

Per un fascista che butta un bicchiere di inchiostro rosso nella Fontana di Trevi, titoloni sui TG e caccia all'uomo degna de "Il fuggitivo". Per Francesco neanche una riga sul giornale e per i ragazzi della Factory magari qualche sguardo schifato del pubblico radical-chic della Festa del Cinema o l'intervento dei buttafuori in giacca e cravatta dell'Auditorium veltroniano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu che idea ti sei fatto della mafia? Come funziona? Come fa ad arrivare ovunque? Come fa a farsi ricrescere ogni volta una testa nuova? Come fa a mantenere il controllo sulla politica, sulla magistratura e sull'economia? Com'è possibile, non sarà qualcosa di sovrannazionale?

Anonimo ha detto...

Grazie per aver inserito la notizia sul tuo blog. Grazie alla piccola azione un po qualcosa abbiamo smosso, ma ancora pochissimo. grazie ancora
Luciano della Factory