martedì 30 ottobre 2007

lo straniero


Per me è straniero l’egoista mascalzone che respinge l’affamato lontano dalla propria tavola, l’assetato lontano dal proprio pozzo, la miseria del mondo lontano dal proprio confort.

Mi è estraneo l’uomo capace, per servire il proprio interesse, di trattare gli esseri umani come bestiame, come attrezzi o merci.

Per me è straniero chi, per calcolo economico o per strategia politica, raccoglie gli uomini, gli infermi, gli asserviti, e li respinge verso una sorte crudele, verso la miseria, l’umiliazione, la paura, il dolore, la morte.

Mi è estraneo colui che serve, come una macchina, questa politica; colui che “amministra”, raccoglie le informazioni, redige le schedature, timbra, arresta, ammanetta, malmena ed espelle.

Per me è straniero chi, per sostenere questa politica, punta sulla paura e l’ignoranza, sull’invidia e sulla vigliaccheria; chi incita all’odio contro uomini che hanno un colore, una lingua e delle maniere di vivere differenti.

Mi è estraneo chi inventa e diffonde le menzogne che alimentano questo odio.

Le uniche frontiere che riconosco necessarie sono quelle che proteggono gli uomini dai pescecani e dalle iene che indossano una faccia da uomo, dall’avvoltoio e dal robot, dallo sfruttatore e dal mascalzone.

Frontiere che sono determinato a difendere con fermezza, respingendo gli assalti di questi barbari stranieri.


(Autore: Gérard De Mai
Fonte: qui)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bel post! La Svizzera è stata per anni un luogo ospitale per gli anarchici, poi c'hanno cacciato pure di lì ("Addio Lugano bella..."). Perché non ci visitiamo più spesso? Io ho un blog sul cannocchiale...

Ciao e saluti libertari!
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