venerdì 1 febbraio 2008

popolo bue


Leggo la sempre arguta Norma Rangeri (l'unica critica televisiva leggibile): L'Erba dei ruminanti a reti unificate. Sono d'accordo, ovviamente: a Erba non c'è alcun mistero, non c'è neanche da inventarlo come si è fatto per centinaia di puntate su Cogne. Niente da scoprire, tutto da ribollire, da ruminare.

Però mi vien da pensare a chi guarda queste trasmissioni morbose, a chi fa la fila al tribunale, per spiare i vicini di casa di ognuno di noi, mano nella mano, dietro le sbarre. A rassicurarsi che i mostri sono loro.
E magari, sotto sotto, nell'angolo più buio della loro mente, lì dove si nascondo i pensieri più inconfessabili, pure a se stessi, a invidiarli: perché quelli hanno avuto la follia, il coraggio. Che a loro è concesso solo dall'altra parte del cancello, dall'altra parte del teleschermo...

1 commento:

Ishtar ha detto...

Che dire di più, hai già detto tutto tu!
Comunque confesso che prima, non sopportavo la morbosità col quale le persone seguono queste vicende, però sappiamo anche che senza l'interessamento di nessuno, alcune storie finiscono per essere sepolte e insabbiate per comodità dei soliti più forti!
Ciao