lunedì 25 settembre 2006

io non c'ero


Sono stato a Ferrara, giovedì scorso. Ho fatto una lunga e rilassata intervista con il nuovo questore Savina. Una persona per bene, nel posto giusto al momento inevitabilmente sbagliato (un anno troppo tardi)...
Sono tornato venerdì, per impegni di lavoro. Sabato ero al montaggio, fino alle 22. Ma appena ho potuto, mi sono informato: a Ferrara, per Federico, hanno sfilato in 8000. Pacificamente, ma era previsto e voluto da tutti (dallo stesso questore, che aveva invitato personalmente il sindaco a partecipare, ed è la prima volta che sento una cosa del genere!)...
Complimenti a tutti.

Gli impegni mi lasciano ormai poco tempo per aggiornare con frequenza il blog: farò il possibile...
però, proprio oggi, una cosina la devo raccontare. Giovedì ho fatto un salto alla pizzeria di Ferrara dove Federico lavorava saltuariamente come pony. Il proprietario, che non ha voluto rilasciare un'intervista filmata, a due metri da due ragazzi come Federico - sfruttati per due soldi in nero da questo "signore"-, mi ha parlato di Federico. Ma più parlava, più raccontava di sé, e meno riuscivo ad ascoltarlo. Aveva praticato il karate in gioventù, per questo aveva fatto un discorsetto a Federico su allenamenti e canne ("ma non sono mica suo padre"), e per questo non avrebbe mai voluto trovarselo di fronte alterato: dunque, ha concluso il suo ragionamento perbenista, "speriamo che quella lezione sia servita".

Questa è l'opinione del medio ferrarese, dal veterinario che dopa cavalli da palio e che anestetizza moglie e figlio testimoni, dal vecchio in carrozzina che toglierebbe i giochi del parchino perché "anche i bambini, al pomeriggio, disturbano, non solo i drogati di notte!", al procuratore capo che preferisce occupare il suo tempo commentando una scritta su un muro (metà febbraio 2006) o i commenti a un blog (gennaio 2006), sminuendo sangue ed ecchimosi allo scroto anticipando conclusioni medico-legali (gennaio 2006), mandando fax intimidatori alle redazioni dei giornali (marzo 2006), invece che attenersi ai suoi doveri d'ufficio: per esempio mandando un PM sul luogo della morte o prendendo provvedimenti se questo non accade (settembre 2005), iscrivendo subito i sospettati nel registro degli indagati (invece che 7 mesi dopo)...
A metà gennaio chiamai il procuratore Messina che, rifiutando gentilmente un'intervista, disse che parlavano già abbastanza le carte, che insomma si trattava di un'indagine non di un dibattito. Che lui avrebbe fatto il suo mestiere, e mi augurava di fare il mio...
Non è facile, quando per poterlo fare fino in fondo devi chiedere sempre per favore, ringraziare questo o quello, abbassare la testa di fronte ad esigenze di spazio in palinsesto o a convenienze di convivenza tra "poteri".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

COMPLIMENTI COME AL SOLITO PER IL TUO LAVORO DEBORA SUPPONGO CHE STASERA VEDREMO QUALCOSA DI TUO A CHI L'HA VISTO

Anonimo ha detto...

dean!
te ne manca UNA! Non è vero che il Procuratore Messina non (solo) fa...

E' un po' distratto, è vero, MA SAPESSI COME E' LESTO A MANDARE IN GIRO LA DIGOS A DENUNCIARE CHI SCRIVE SUL BLOG SI UN POVERO CRISTO AMMAZZATO A MANGANELLATE!

Capito?

Noi lo manderemo sotto inchiesta CSM (e ci auguriamo anche qualcosa di molto, molto più cattivo) e lui che fa?

DENUNCIA MAURO CORRADINI!

UN ABBRACCIO