lunedì 17 novembre 2008

parla come magni

Inauguro qui un'altra rubrica ripresa pur'essa dal caro vecchio Cuore, come il "Mai più senza".

"Siamo un Paese strano: si discute molto piu' della commissione di Vigilanza Rai, che pure e' un tema importante, ma lo e' certamente meno della crisi economica, che invece dovrebbe costituire il fuoco della riflessione di ogni partito politico"
(il Uolter).

"Anche sulla commissione di Vigilanza Rai siamo pronti a calare le braghe, ma non ci state sempre a rompere ancora le scatole con l'Antiberlusconismo!".
(traduzione)

P.S. Mettere alla presidenza della televisione pubblica un uomo che fino all'altroieri era di area berlusconiana, e oggi si trova per caso (e forse per poco) all'opposizione, non è solo l'ennesima rinuncia a fare opposizione, ma è il compimento di una parabola verso un Grande Fratello orwelliano. E pensare che "a sinistra" c'è chi chiede "il rispetto dell'alternanza", ricordando quando si votò gente come Storace, a quella carica (ve lo ricordate Epurator?), o come quando si rinunciò a cancellare l'oscena legge Gasparri sulle telecomunicazioni (durante l'ultimo governo Prodi), o come quando si rinunciò a fare una leggina sul conflitto d'interesse (sempre, negli ultimi 20 anni di governi di centrocentrocentrosinistra).
E adesso tornate pure a farvi le seghe su Youdem, coglioni!

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