martedì 30 settembre 2008

terra a terra


Altra udienza al processo per la morte di Federico Aldrovandi: hanno parlato i periti di parte civile.
Federico sarebbe morto per asfissia - questa la tesi che è (sempre stata) sostenuta dalla parte civile, ma ci sono un paio di dettagli in più:

1) il volto di Federico porta i segni evidenti che è stato tenuto con la faccia premuta a terra,
dunque i segni e i graffi al volto sono dovuti alla pressione e allo sfregamento contro l'asfalto;
2) la "fame d'aria" che ne ha provocato l'insufficienza respiratoria e quindi l'arresto cardiocircolatorio, è dovuta anche (anche!) ad un edema cerebrale di tipo post-traumatico.

Edema cerebrale di tipo post-traumatico... la prima autopsia disposta dalla Procura, i cui risultati furono anticipati dal Capo della Procura ferrarese nel febbraio 2006, parlava già di quella "ferita lacero-contusa" di circa 3 (tre!) centimetri sulla sommità del capo del ragazzo; e tra le pagine diceva che quel colpo era da attribuirsi "più all'azione di un oggetto sul capo che a quella del capo su di esso" (cito non testualmente). Esplicito, nei limiti della sua professionalità, il prof. Beduschi in aula: l'edema è causato da un trauma "come da manganello" (come da!).

Più esplicite ancora, le foto dell'autopsia che mostrano quella ferita. Io le ho viste.
Patrizia e Lino, quando - agli inizi della mia inchiesta- mi diedero il CD che le conteneva, ancora no.
E mi auguro che non si siano mai costretti a vederle.
Ne basterebbe una sola a mettere del tutto e per sempre a tacere chi ha sempre parlato di autolesionismo, di Federico aggressivo "a freddo", di malore per droga. O forse no: pensarla così è da prevenuti...
A me sono bastate per non dormire diverse notti.


Di sicuro mi piacerebbe tanto, alla prossima udienza, sentirla spiegare dai periti della difesa, quella ferita.
Se potessi andarci. Ma visto l'aria che tira dalle mie parti, mi sa che resterò a terra...

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