giovedì 20 marzo 2008

boycott and girlcott


(nella foto, le magliette che "Reporters senza frontiere" mette in vendita sul suo sito a 25€, sfruttando l'occasione)

Io non sono d'accordo con chi dice di boicottare le Olimpiadi di Pechino 2008. Sarebbe solo una colossale ipocrisia.
Che in Cina ci siano problemi di diritti umani, di libertà di stampa e opinione, non è una novità.
E accade in tanti altri paesi che hanno organizzato eventi sportivi...
Che per i recenti fatti in Tibet sia improvvisamente sparito lo "spirito olimpico", è una stronzata:
ma quale spirito olimpico? Quando mai è esistito?
I Giochi sono un business, da sempre e sempre di più.
E per questo non si fermeranno certo per qualche centinaio di tibetani uccisi, arrestati e torturati...
Per me il Comitato Olimpico Internazionale, che ha attribuito alla Cina l'organizzazione di queste Olimpiadi, è una associazione a delinquere come WTO, Banca Mondiale, IMF, NATO e per certi aspetti molte altre organizzazioni (anche "umanitarie") internazionali.
Ad ogni Olimpiade la Coca-Cola e gli altri mille marchi globali fanno affari d'oro: è questo lo "spirito olimpico",
è l'unico valore sopravvissuto alla Guerra Fredda.
E per chi non è d'accordo, che sia a Lhasa o a Bolzaneto, il trattamento è più o meno lo stesso...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo!
Ciao
Ishtar

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo. Comunque anche da noi in Italia abbiamo un certo problema di diritti umani e di libertà di espressione...

Dean ha detto...

ep, era quello che avevo scritto io,
e tu eri d'accordo,
dunque sei d'accordo con te stesso.
Evviva l'equilibrio interiore! ;-)

Anonimo ha detto...

Sì, evviva l'equilibrio interiore!! Diciamo che parlavo tra me e me, ripetendo la stessa cosa, e mi è venuto di riscriverlo... Ti leggo sempre, e mi sa che inizierò anche a commentarti di più... Solo che la penso sempre come te, quindi cè il rischio di diventare ancora ripetitivo :) Ciao Dean!