mercoledì 24 gennaio 2007

il grande kapu


Ricevo da un'amica e pubblico:

non mi è mai capitato di sentire l'improvviso senso di vuoto e perdita per la scomparsa di una persona famosa ma sconosciuta. non mi è mai capitato fino a stamattina, quando al tg1 del mattino hanno risolto in dieci parole la morte di ryszard kapuscinski. a me mancherà. l'ho visto solo una volta proprio a pochi giorni dal mio arrivo qui a roma, all'istituto di cultura polacca. l'ho sentito interrograsi sull'eterno dilemma di un fotoreporter: è più importante scattare la foto dell'attimo della morte o soccorrere il morente? non ha dato la risposta. era un grande giornalista, non un predicatore. anche se la risposta sta nella sua scelta di vita. scriveva, non era medico. raccontava vite, non le salvava. ma non era un cinico, "il cinico non è adatto a questo mestiere", recita proprio il titolo di un suo libro. ha cambiato il modo di riportare i fatti. io sento di esserne fortemente influenzata. avrei voluto conoscerlo. magari parlargli. proprio in questi giorni stavo leggendo "Autoritratto di un reporter". la parola più ricorrente è umiltà. dovrebbero inserirla nel codice deontologico dei giornalisti. Così.

1 commento:

Dean ha detto...

Grazie a Stefania... una che non perde tempo a "sbattersi per un blog"! ;o)