lunedì 27 agosto 2007

Le fotoricordo nell'epoca della loro riproducibilità tecnica

Niente immagini, per questo post. Basta sfogliare le pagine di questo link per vedere di cosa stiamo parlando.
C'è stato l'omicidio di una ragazza in un paese della provincia dell'Impero, il principale sospettato è il fidanzato. Due ragazze, cugine della vittima, hanno fatto realizzare un fotomontaggio dove apparivano insieme a lei. Subito scoperto, il "trucco" per apparire sui media, si è rivoltato loro contro. Su Internet è partito lo sberleffo alla loro smania di protagonismo, con una gara di fotomontaggi che le ritraevano con una serie di personaggi, della finzione e della realtà, vittime o colpevoli di omicidi, della Storia o del gossip più spicciolo... comunque, dell'Immaginario Collettivo.
Evidente bersaglio dello sberleffo erano loro due, le gemelle Cappa. La ragazza uccisa erano state loro per prime a metterla in secondo piano, anzi su un secondo livello (di Photoshop)...
Eppure, proprio quei media stessi che tra plastici della villa di Cogne e poltrone di Maria De Filippi, creano quest'Immaginario che tende a far sfumare confini, definizioni, identità, in generale ogni differenza tra realtà e finzione in nome dell'Immagine, proprio quegli stessi media si scandalizzano e puntano il dito contro gli artefici dello scherzo. Così, chi ci bombarda tutto il giorno con le tette della Moric e le lacrime della Franzoni, decontenstualizzandole-oggettivandole-assimilandole, rovescia la prospettiva. Ma ormai non c'è (più) prospettiva da rovesciare, l'Immagine è bidimensionale, piatta. E sembra aver vinto...

poi per fortuna, uno ogni tanto spegne la tv, e apre Internet... o casomai si registra un documentario di Spike Lee...

1 commento:

Anonimo ha detto...

stai cercando di dirmi qualcosa o sono io che sono paronoico?