mercoledì 30 agosto 2006

NunveReggae più!


Focene è quella serie di strade parallele poco più a sud di Fregene che si vede sempre decollando da o atterrando a Fiumicino. Lì, alle cinque di una domenica mattina di fine agosto, fuori da un locale dove si era svolta una manifestazione con al centro musica reggae (come dietro casa mia, all'ex-manicomio Santa Maria della Pietà, il 1° luglio scorso; come al Link di Bologna, il 25 settembre 2005), due ragazzi e una ragazza vengono aggrediti da due giovani armati di coltelli, pare al grido di "Zecche, dovete andarvene da qui!". Uno di loro, Renato Biagetti, colpito all'addome, muore (oltre due ore dopo!) all'ospedale di Ostia.
Giornali e TV hanno parlato di "lite fuori da una discoteca", "rissa tra balordi" (come si fece per Davide Cesare): ora, non è che morire per una coltellata in pancia per un motivo o un altro, cambi qualcosa per chi muore. Ma ci sono dei dettagli, in questa vicenda poco chiara, che le darebbero un senso molto diverso dalla "normale" lite da discoteca: non era una discoteca, non era una lite, il ragazzo ucciso era un attivista di un centro sociale romano. E a questo punto, maggiori notizie sull'identità, anche politica, degli aggressori, darebbe altra luce al mistero...

Questo è il comunicato stampa del centro sociale:

Alle cinque di mattina del 27 agosto scorso, all'uscita di una iniziativa raggae sulla spiaggia di Focene, una ragazza e due ragazzi sono stati aggrediti a freddo da due individui. Chi ha ucciso Renato è sceso dalla macchina con il coltello in mano ed ha mirato direttamente al petto, ferendo anche le altre due persone. Renato, a seguito delle ferite riportate, viene portato cosciente all'ospedale Grassi di Ostia; dopo un'attesa inspiegabile e inaccettabile di circa due ore viene operato e muore alle 12.00. Non si è trattato di una rissa tra balordi all'uscita di una delle discoteche del litorale romano, ma di uno dei tanti episodi che si iscrive dentro un clima sociale, politico e culturale di intolleranza determinato dalle destre in Italia. Infatti, la serata di Sabato era organizzata da un'associazione di compagni legata a Rifondazione Comunista che gestisce il chiosco Buena Onda, dove si concludeva una rassegna di musica reggae. Nel laboratorio della destra radicale romana, dove da tempo confluiscono diverse anime della destra fascista estrema e istituzionale, queste pratiche vengono legittimate, protette e alimentate. Non sappiamo ancora se questi delinquenti abbiano legami organici con questa destra radicale, ma sicuramente queste pratiche ci ricordano da vicino le tante aggressioni a spazi sociali e alle persone che li attraversano che si sono ripetute nella città di Roma come in molte altre città d'Italia negli ultimi mesi.
Gli amici e le amiche di Acrobax


Ecco, aldilà dell'analisi del comunicato stampa, non si può negare che certi episodi di... squadrismo siano molto inquietanti proprio perché sminuiti, negati, rimossi, di fatto tollerati anche dalle autorità.

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