giovedì 31 agosto 2006

Non facciamo di tutti i fasci un'erba (NunveReggae più-2)


Da un articolo de L'Unità sull'accoltellamento di Focene:
"Sul suo braccio un tatuaggio con una croce celtica e accanto la scritta 'forza e onore': «Un fascistello» come dicono i suoi amici, o meglio un 'pischello' che giocava a scimmiottare i fascisti.".

Il pischello scimmiotto si chiamerebbe Vittorio Emiliani, 18enne, figlio di un carabiniere in servizio nella compagnia di Ostia. E' stato arrestato quasi tre giorni dopo dai colleghi del padre! Che avevano la testimonianza diretta del ragazzo ucciso e dei suoi amici feriti con lui: parlarono subito di una Golf grigia metallizzata, fornendo anche parte della targa, descrissero un ragazzo alto coi capelli cortissimi neri e claudicante. E dissero che gli aggressori avevano gridato loro di andarsene, che quella non era zona loro, di tornarsene a Roma. E poi erano usciti dall'auto col coltello in pugno...

Fuori dalla casa di Renato, il 26enne ucciso, è comparsa una scritta: "Acrobax meno uno", vicino ad una svastica e ad una sigla (BISL, che significherebbe "Basta Infami Solo Lame"), riconducibili a una frangia del tifo violento organizzato romanista.
(Giochino: cercate "Forza e Onore" su google.it...)

Il comandante dei carabinieri di Ostia, colonnello Roberto Saltalamacchia, ieri in tutti i TG nazionali, ha prima di tutto smentito categoricamente il movente politico. E Veltroni e Gasbarra gli hanno fatto i complimenti.
Sarà.
Certo che se penso che furono i suoi colleghi dell'epoca ad arrestare un pischello di nome Pino Pelosi, mi viene un brivido lungo la schiena...

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