mercoledì 18 luglio 2007

astrophytum


(Ieri pomeriggio, al cimitero di San Luca, non lontano dall'Ippodromo di Ferrara...)

Mi giro intorno, nel caldo fermo di cicale che sa di noia,
e un pensiero mi sbuffa dietro il collo:
visto? ci pensi, cosa vuol dire
stare qui tutto il tempo?
in questo posto
fermo
sempre?
A ventanni?
Lo so, lo sento nei muscoli indolenziti delle gambe,
negli occhi strizzati dietro gli occhiali da sole
che cercano un cartello che spieghi
il perché
di tutto questo silenzio
qua.
Non c'è, non si vede
lo stiamo cercando di scrivere
graffiando con le unghie il vetro blindato di questo caldo.
E riesco solo a riempirmi gli occhiali
di ditate
di sudore.
Le lacrime, quelle
le tengo dentro
e poi stasera
sarà ancora musica
sarà ancora vento
saranno ancora stelle
ma adesso mi giro
e lasciamo una pianta grassa
a forma di stella
che le lacrime le tiene dentro
molto meglio di me.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Per noi familiari, acquisiti possiamo cominciare a sospenderlo, a ignorarlo, trovare scritti su nostro figlio Fede, ci riempie il cuore e ci commuove lo spirito... trovare poi tanta partecipazione, tanta condivisione, in chi potrebbe limitarsi a farlo per mestiere, fa sentire ancora più grande questa nostra famiglia.
Grazie Dean.
Giorgio.

Anonimo ha detto...

Le tue parole sono le mie parole, Dean.

Anonimo ha detto...

Ooops, ho scordato di firmare....Maddalena

Anonimo ha detto...

Grazie Dean per il tuo lavoro prezioso e per il coinvolgimento emotivo che sempre traspare. L'idea che Fede ti abbia potuto sussurrare:" visto? ci pensi, cosa vuol dire stare qui tutto il tempo?
in questo posto fermo sempre? A ventanni?" da'un ulteriore pugno nello stomaco. Se ancora ce ne fosse bisogno.
Ma se la morte dovesse essere veramente
Preferisco pensare che Federico non sia li'. Che li' dentro ci sia solo quella parte che con il tempo scompare del tutto.
Che lui possa muoversi liberamente all'interno dei nostri pensieri e delle nostre anime. Questo lo rende piu' vivo e presente di tante persone che credono di essere vive perche' ancora in grado di camminare, correre, ecc...ecc... ma che in realta' sono gia' morte agli occhi degli altri.
Ciao Dean, continua cosi' e grazie ancora.
Patrizia ( l'incommensurabile P.)

Anonimo ha detto...

Scusa. Manca la parola "cosi' " dopo la frase : "ma se la morte dovesse essere veramente ".
Patrizia

Anonimo ha detto...

Grazie Dean per ciò che hai dato a questa brutta storia.
Sei un Grande Uomo !

Rolando

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Abbiamo imparato a conoscerti Dean, come la bella persona che sei. Questo post è una riconferma per noi famiglia acquisita del tuo sostegno e del tuo interesse. Per gli Aldro un aiuto spirituale e morale non indifferente.
Susi

Anonimo ha detto...

grazie Dean.
grazie per quello che fai e per come lo fai...

un grazie immenso e sincero...

Gigio Aldrovandi