lunedì 22 marzo 2010

le attraenti ossa


Ho letto il romanzo della Sebold, quando uscì, tutto d'un fiato. Trovai l'espediante narrativo non rivoluzionario, ma funzionale. E le atmosfere laicamente metafisiche... insomma, tutto sommato un buon libro.
Ora, di recente, è uscito il film di Peter Jackson, con il quale ho un debito quasi incolmabile (mi manca quasi tutto: non ho Heavenly creatures, né la trilogia tolkeniana...).

Ed è quasi banale, in questi giorni in cui la storia di Elisa Claps è riemersa alla cronaca, ripensare a quella storia. A lei che ha passato più tempo morta nel controsoffitto di quella chiesa di Potenza che viva, nell'aria e nel sole, a sorridere...
A lei che sa bene chi è il suo assassino, e chi lo ha aiutato allora e in tutti questi anni.
A lei, che era incastonata come il pinguino nella palla di vetro con la neve.

Perché Elisa Claps riguarda tutti noi? Perché ci viviamo un pò tutti, in una palla di vetro...
E allora, adesso che Elisa è saltata fuori, bisogna dare una bella scossa a quella palla di vetro, a quel verminaio mafiomassonico che ruota intorno (anche) a questa vicenda nel cuore nero della Basilicata, e che turbini la merda che ha ricoperto finora carte, legato mani, bendato occhi!
Che si squarci il velo di ipocrisia sulla realtà di quella cittadina, di questo paese, in cui la morte di Elisa e tutto quanto è stato fatto affinché NON si scoprisse la verità, ha la maschera di un potere senza volto, ma fin troppo riconoscibile intorno e sopra il nostro (siamo noi i nostri ministri della paura): nei giochetti retorici della quotidiana sopraffazione, in chi ha il cugino assessore e se la cava, come quello che si fa togliere le multe, o quell'altro che non ti fa la ricevuta ma vota a sinistra...

E che le ossa di Elisa, in queste ore così attraenti per i cani della De(in)formazione, vengano lasciate in pace. Ma prima della pace, servono Verità e Giustizia. Altrimenti nessuno di noi potrà sentirsi tranquillo, nella palla di vetro.
Perché un colpo di dadi non abolirà mai il caso...
e invece quanti staranno lì, stasera, o un'altra sera, a fissare la fluorescenza azzurrina, riflesso della loro palla di vetro. Semplicemente...

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