martedì 23 marzo 2010

contro i criceti medi


Uolterueltroni, affanculoooo!

Così, gridato, sboccato, sdendato, maleducato, massimalista e minimalista, il mio vaffanculo
vuole unirsi a quello di Fulvio Abbate

PER OVVI MOTIVI

sulla richiesta ad Alfano (ad Alfano!), da parte dell'uomo che ha regalato Roma ai fasci lampadati e il paese ai "ma anche no", affinché venga (ri)aperta l'indagine sull'omicidio di Pasolini...
Veltroni, Pasolini l'hai ucciso pure tu!

Forse fu dopo lo sguardo immortalato in questa foto, che Pasolini scrisse in Petrolio:
«Carlo guardava quei fascisti che gli passavano davanti. Le persone che passavano davanti a Carlo erano dei miseri cittadini ormai presi nell'orbita dell'angoscia e del benessere, corrotti e distrutti dalle mille lire di più che una società "sviluppata" aveva infilato loro in saccoccia. I giovani avevano i capelli lunghi di tutti i giovani consumatori, con cernecchi e codine settecentesche, barbe carbonare, zazzere liberty; calzoni stretti che fasciavano miserandi coglioni. La loro aggressività, stupida e feroce, stringeva il cuore. Quella massa di gente sciamava per quella vecchia strada senza il minimo prestigio fisico, anzi fisicamente penosa e disgustosa. Erano dei piccoli borghesi senza destino, messi ai margini della storia del mondo, nel momento stesso in cui venivano omologati a tutti gli altri». (pp. 501-503)

(Detto questo, se ai miei capi di "Chi l'ha visto?" interessasse, sul "caso Pasolini" ci lavorerei ovviamente volentieri...)

1 commento:

Luigi ha detto...

Mi chiedo quando mai nel corso della Storia l'Uomo non sia stato medio.Tranne poche parentesi di orgoglio e di vera coscienza libera,le persone hanno sempre più di tutto mostrato il loro lato debole, reazionario,oppressivo e timoroso allo stesso tempo. La nostra è pura utopia, arroganza aristocratica che parte dal presupposto che nella gente ci sia qualcosa di buono da tirar fuori...quando invece non ci sono altro che bassezze e meschinità. E se leggiamo Pasolini la sua umanità raccontata è fatta proprio di questo.