Unione Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali. U.N.I.T.A.L.S.I., si chiama così la banda di malviventi a volto coperto che gestisce un lager ad Ascoli Piceno dove viene tenuto segretato un bambino di 3 anni, strappato alla madre con la forza. E' nato a Mazara del Vallo ed è figlio di una ragazza madre. Che per questo non ha la capacità educativa, secondo un'altra associazione a delinquere chiamata Tribunale dei Minori. Ma soprattutto ha il torto di appartenere ad una razza inferiore: è infatti una rom. E quando ha cercato di riprendersi suo figlio, l'hanno arrestata.
Questa è una notizia all'incontrario*. Ma neanche troppo. E' più raccapricciante dell'originale? Scopritelo da soli.Qui quella "vera". Brrr!
*Reference: il sogno all'incontrario di Paolo Rossi.
"L'errore fondamentale degli anarchici avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzazione senza autorità." (Errico Malatesta)
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lunedì 22 dicembre 2008
rapitori di bambini
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venerdì 12 settembre 2008
la casalinga di viterbo sotto il platano di ippocrate
Mi dà uno strano brivido lungo la schiena la turista di Viterbo- discendente diretta della casalinga di Voghera- che fa inquisire tramite Interpol e mass-media (italiani in prima linea, of course) la donna albanese-zingara-strega che diceva di essere la madre di una bimba col torto di assomigliare a una bimba italiana molto più famosa di lei...
Come scriveva l'ANSA nelle scorse ore: "spezzeremo le reni alla Grecia"?
Mamma mia... che culo che non sei zingara!
P.S. Gli zingari NON rapiscono i bambini, ma le polizie rapiscono spesso i bambini degli zingari: cliccare per credere (un link Rai tanto per pararsi il culo).
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mercoledì 24 ottobre 2007
stamo a ffà er cinema
E' morto ed aveva solo due mesi.
E' morto sulle rive del Tevere, a pochi passi dalla Factory occupata, un laboratorio sociale su Via Riva Ostiense.
Questo bimbo si chiamava Francesco e muore in una notte freddissima qualsiasi, nella tenda posizionata a pochi passi dalle acque del Fiume. Con lui c'erano i genitori, giovanissimi, una famiglia Rom rumena che "abitava" sulle sponde del fiume insieme ad altri rom, come tanti delle migliaia di rom che vivono nelle baraccopoli improvvisate nei parchi della città, nelle zone meno battute della capitale.
Qui il sito della Factory.
Per un fascista che butta un bicchiere di inchiostro rosso nella Fontana di Trevi, titoloni sui TG e caccia all'uomo degna de "Il fuggitivo". Per Francesco neanche una riga sul giornale e per i ragazzi della Factory magari qualche sguardo schifato del pubblico radical-chic della Festa del Cinema o l'intervento dei buttafuori in giacca e cravatta dell'Auditorium veltroniano.
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giovedì 17 maggio 2007
differenze di stile
Che differenza di stile c'è tra Grillo che segnala (meglio tardi che mai) sul suo blog, correttamente cioè con un link, il documentario della BBC sul Vaticano e la pedofilia, e Repubblica che qualche ora dopo mette direttamente il video come fosse suo nel sito, senza una segnalazione né un grazie per il lavoro di traduzione, sottotitolatura e pubblicazione di Bispensiero.it?
E che differenza di stile c'è tra quel filmato della BBC, come durata, come ritmo, come immagini, come cura, come mezzi con cui è stato realizzato e un qualunque filmato di"Chi l'ha visto?" sullo stesso argomento (magari alla ricerca di quel padre Henn latitante a Roma, protetto dal Vaticano, quando in USA è ricercato per 13 abusi su minori) che non verrà realizzato?
Frustrato da queste domande retoriche, me ne sono uscito sul terrazzo a prendere una boccata d'aria
e a contemplare la differenza di stile che hanno i miei gatti quando dormono sul divanetto
(debitamente protetto con un vecchio tappeto perché non si impeli...):
l'unica differenza di stile che mi fa sorridere, oggi.
E che differenza di stile c'è tra quel filmato della BBC, come durata, come ritmo, come immagini, come cura, come mezzi con cui è stato realizzato e un qualunque filmato di"Chi l'ha visto?" sullo stesso argomento (magari alla ricerca di quel padre Henn latitante a Roma, protetto dal Vaticano, quando in USA è ricercato per 13 abusi su minori) che non verrà realizzato?
Frustrato da queste domande retoriche, me ne sono uscito sul terrazzo a prendere una boccata d'aria
e a contemplare la differenza di stile che hanno i miei gatti quando dormono sul divanetto
(debitamente protetto con un vecchio tappeto perché non si impeli...):
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sabato 12 maggio 2007
in cerca d'asilo
Da abusati a abusivi: che fine fanno ora i bimbi di Rignano?
Discorso a un bambino
Se ti dicono sempre che sei bravo, sta' in guardia:
qualcuno cercherà di sfruttarti.
Se ti dicono sempre che sei intelligente, sta' in guardia:
qualcuno cercherà di farti schiavo.
Se ti dicono sempre che sei buono, sta' in guardia:
qualcuno cercherà di opprimerti.
Ma
Se ti dicono Studia, non temere;
tu potrai fare un mondo senza scuole;
se ti dicono Taci, non temere;
tu potrai fare un mondo senza bavagli;
se ti dicono Obbedisci, non temere;
tu potrai fare un mondo senza padroni;
se ti dicono Chiedi perdono, non temere:
tu potrai fare un mondo senza inferni.
Non credere
A chi ti comanda, a chi ti punisce,
a chi ti ammaestra, a chi ti insulta, a chi ti deride,
a chi ti lusinga, a chi ti inganna, a chi ti disprezza.
Essi non sanno che tu sei ancora un uomo libero.
Speranza per un bambino
Che egli sia diverso da noi.
Che non abbia genitori né figli né famiglia
né maestri né discepoli né casa né rifugio.
Che non incontri Conquistatori né Condottieri
E neppure Santi.
Che non conosca Legge né Ordine né Patria né Religione.
Che non abbia ricchezza né povertà né successo
e che non provi mai l'amarezza della vittoria
né il rancore della sconfitta
e nemmeno l'illusione della pace.
Che tutti gli uomini siano per lui padre e madre e figlio
Che la mente sia il suo maestro
ed egli stesso il suo discepolo.
Che il cielo e la terra siano per lui casa e patria e chiesa.
Che il suo ordine sia la fermezza
e la benevolenza la sua legge.
Che l'immaginazione e il coraggio siano la sua ricchezza
e il suo potere.
Che non lasci cadere mai la sua spada
e che la lotta sia per lui vittoria e sconfitta.
Che la gioia dell'attimo presente
sia per lui vita e morte.
Che egli non sia come noi
e che possa credere,
almeno lui,
in un mondo nuovo.
Due testi di Marcello Bernardi.
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