(Nella foto Matarrese davanti al simbolo che meglio rappresenta lui e il suo mondo)
Il presidente della Lega Calcio, nel mezzo della valanga di dichiarazioni e commenti a sproposito sui fatti di Catania e su "calcio e violenza", in una intervista a Radio Capital riportata anche da Repubblica in questa pagina, è stato l'unico a dire esattamente come stanno le cose.
Lui rappresenta le squadre di calcio, è il presidente del consiglio dei presidenti delle società sportive, è l'incarnazione istituzionale del calcio-business (l'unico che esiste), e ha parlato.
Mica come quell'altro che ne è l'incarnazione antropologica, che manda le squadre in borsa ma gli/si fa un decreto per spalmare i debiti con le tasse su dieci anni, e che tace.
Ma che la pensa esattamente nello stesso modo.
Ci scommetterei le palle (quelle dietro Matarrese)!
D'altronde da presidente del Milan si lamentava che i suoi tifosi si travestissero (come da tradizione) da diavoli, ma non disse niente quando, esattamente dodici anni fa, alcuni suoi "tifosi" accoltellarono Claudio Spagnolo, tifoso del Genoa e antifascista militante del centro sociale Zapata (uno come Carlo Giuliani, ragazzo e romanista, in qualche modo...
accoltellato come Renato Biagetti, in qualche modo...).
2 commenti:
La penso più o meno come meglio di me ha scritto uno di Livorno:
leggi qui.
Il link sembra non funzionare:
copincollatevi l'indirizzo!
http://www.senzasoste.it/prima-pagina/catania-domande-e-risposte.html
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