"L'errore fondamentale degli anarchici avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzazione senza autorità." (Errico Malatesta)
venerdì 9 febbraio 2007
più strano di una fiction
Ieri sera ho visto e molto apprezzato un "filmetto" che temo passi piuttosto inosservato e che invece meriterebbe ben altra attenzione.
In italiano s'intitola "Vero come la finzione" e in originale "Stranger than fiction".
Sì, è uno di qui film potenzialmente suicidi perché letterario. Ma come è... scritto, però!
La sceneggiatura è di un tale Zach Helm (per ora un carneade ma ha la stoffa per fare il botto) che ha studiato alla scuola degli svitati alla Charlie Kaufman ("Essere John Malkovich", "The eternal sunshine of the spotless mind", "Confessioni di una mente pericolosa" eccetera) senza dimenticare una verve ironica (meno di dialoghi che di situazioni) alla Woody Allen o una stralunatezza alla Jim Jarmush (autore non a caso di "Stranger than paradise")...
Helm deve essere venuto su a "Il Mondo secondo Garp", libri di Calvino (citato dal professore di lettere Dustin Hoffmann nel film), Borges e tanta tanta fantasia autogestita (figlio unico?)... meno acido di un Kaufman, più verso la vellutatezza di un Paul Auster, meno agghiacciante di un Terry Gilliam e più... caldo, come... un biscotto al cioccolato. Fatto in casa. Con cioccolato svizzero...
Il film è diretto da Marc Forster, che pare sia proprio svizzero*: l'ho scoperto pochi minuti fa in una bella recensione del film sul Manifesto...occhio: rivela in gran parte la trama e, quel che è peggio, è scritta in robertosilvestrese...
Ricordo infine che il film è egregiamente interpretato da un cast coi fiocchi: Will Ferrell (perfetto "assente" alienato alla Tati), Maggie Gyllenhaal (brava, carina, smorfiosetta come una sorellina di Meg Ryan), Emma Thompson (scrittrice col "blocco" allucinata come una che è stata sposata con Kenneth Branagh) e Queen Latifah (con un nome da rapper nera cicciona, questa rapper nera cicciona ha vinto un Oscar, altro che cazzi!)...
Beh, correte al cinema prima che sparisca!
*secondo imdb.com Marc Forster è nato in Germania e si è trasferito con la sua famiglia a Davos, dove è cresciuto. Ma secondo il telegiornale svizzero è proprio elvetico, rossocrociato, svizzero di brutto di brutto di brutto, neh! Mi sa che mi vado a recuperare qualche suo vecchio film...
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