E' da un pò di giorni che una domanda mi gira in testa:
e se a Erba gli inquirenti stessero ipotizzando che responsabile della
strage fosse proprio
Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto delle cinque vittime, accoltellato e trovato in fin di vita nella casa incendiata dal "mostro"?
E se non ci fosse nessun mostro venuto da fuori, nessun uomo nero (o mulatto)? Altro che
Truman Capote: saremmo ad un
locked room mystery alla
"Rue Morgue" di
Edgar Allan Poe!
6 commenti:
è stato il fratello
Il fratello di chi? Di Frigerio? Io penserei più ad un eventuale figlio, maschio, dell'età circa di Raffaella... o parli di un fratello di lei? Non lo escluderei.
Certo, in queste ore si parla di un vicino di casa, extracomunitario (e te pareva!), forse della "cerchia" di Marzouk (e te pareva!)...boh.
Ribadisco qui che le mie sono semplici illazioni, un pò letterarie (viste quelle che si è permesso, da intellettuale, Romagnoli), nate dalla lettura delle notizie di cronaca sul caso. Niente di più.
Pare ci sia un iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo aggravato: vicino di casa, italiano, forse quello di corporatura robusta descritto da Frigerio...
il quale ha un profondo taglio alla gola che, con lo schock, gli rende molto difficile parlare del fatto.
Per concludere il "Ribadisco" di prima: non intendo in alcun modo accusare nessuno di nulla, né offendere la sensibilità di alcuno. Esprimo solo delle ipotesi fantasiose, da racconto "noir" senza riferimenti diretti ai fatti reali, dei quali non ho alcuna conoscenza diretta! Ok? ;o)
no, pensavo al fratello della castagna ma a questo punto credo che si tratti del cognato
dean, in un certo senso avevi ragione! è stato un vicino di casa
Sono stati arrestati due condòmini: questo da una parte smentirebbe la mia ipotesi sulla (possibile) responsabilità di una delle stesse vittime, ma dall'altra confermerebbe che si tratta comunque di una scena del crimine "senza uscite di scena", appunto di un "locked door mystery".
Mi convince comunque pochissimo il supposto movente, la sproporzione tra la banale causa scatenante e l'efferratezza del delitto. No, non ci credo che siano stati quei due.
O forse non ci voglio credere,
come quando intervistai per primo Mario Alessi che aveva appena ricevuto un avviso di garanzia per concorso in sequestro di persona e che mi giurava piagnucolante che lui a Tommy Onofri non avrebbe potuto fare niente, avendo tra l'altro anche lui un bambino piccolo per giunta con una malformazione al cuore...
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