"L'errore fondamentale degli anarchici avversari dell'organizzazione è il credere che non sia possibile organizzazione senza autorità." (Errico Malatesta)
sabato 10 luglio 2010
tuffati tu nel conto onlain!
Ci sono giorni che vado sul sito della mia banca, inserisco i codici, e vado a leggere gli ultimi movimenti per sapere se finalmente è arrivato quel bonifico che mi toglierà un pò di acqua dalla gola. Poi quando arriva prendo un bel foglio, magari già usato, e calcolo. Sottrazioni, ovviamente: affitto, rata della macchina, carta di credito, eccetera. E poi verso subito il 20% sul Contoarancio, giusto per non toccarlo fino a quando dovrò riversarlo sul conto "vero" per pagare l'IVA. E calcolo quanto mi rimane. E mi torna su un pò l'acqua. Eppure non guadagno poco, fatturo parecchio, dannazione. Ma in questo mondo virtuale, ormai, sono numeri senza sostanza.
E allora, visto che ieri il bonifico è arrivato, oggi sono andato lì, sul sito, ho inserito i codici, solo per la soddisfazione di leggere il saldo, quelle quattro cifrette più i centesimi. Lo sapevo già, quanto avevo, circa, centinaio d'euro più o meno.
Però mi è venuta una strana nostalgia. Invece di un numero blu, per una volta, prima che spariscano per tutte le spese virtuali un'altra volta, mi piacerebbe che quei soldi fossero qui accanto a me, in mucchi di monetine gialle come quelle di Paperone, per poterci fare un bagno dentro. Chi non ha mai sognato di farlo?
Lui è un vecchio taccagno, ma ti comunica il piacere fisico del possesso di denaro: invece di quell'enorme deposito, potrebbe avere qualche mucchio di banconote di grosso taglio ben impilate, o qualche altra forma meno voluminosa di denaro. E invece no, lui preferisce tonnellate di monetine, metri cubi di nichelini. E ci si tuffa dentro.
Ecco, io oggi vorrei farmi un bagno così. Altro che mare, sarebbe un giorno di vacanza perfetto, dopo un anno di lavoro come questo. Forse sto diventando venale? Ho compiuto quarant'anni, forse è un primo segno d'invecchiamento.
Ma per un giorno vorrei non pensare alla fatica, di portare carrettate di monete alla padrona di casa, sacchi di iuta con la $ sopra a Fastweb, Sky, Acea e compagnie brutte. Per un giorno vorrei tornare bambino così, nella palandrana di un vecchio taccagno che una cosa l'aveva capita: il piacere fisico del guadagno. E un piacere fisico, qualunque esso sia, non te lo può togliere nessuno.
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